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Bordo (SEL)“Finalpia: una colonia.... molto profumata”

| Scritto da Redazione
Bordo (SEL)“Finalpia: una colonia.... molto profumata”

Certo che so far di conto, Dott. Cogorno. Ed è per questo che in merito alla vicenda Finalpia mi scandalizzo, come cittadino e come consigliere comunale chiamato a svolgere il proprio ruolo propositivo e di controllo di quelli che sono gli interessi della collettività.
Ho informato la Città di ciò che sta avvenendo a Finale Ligure in uno dei patrimoni più cari dei cremaschi e nulla di tutto ciò che ho dichiarato è stato smentito: albergo di lusso frequentato da stranieri, tariffe elevate, casa per ferie chiusa
Voglio aggiungere e ricordare che il processo di “privatizzazione” della nostra colonia marina è iniziato nel 2000 con la firma di una Convenzione in cui era previsto che ICOS avrebbe realizzato una residenza sanitaria per anziani, poi, dietro richiesta della stessa ICOS, la “mission” è stata modificata in struttura sociale adibita a soggiorni per anziani, per minori e per famiglie. Infine nel 2005 si compie la metamorfosi: sempre su richiesta di ICOS, ben spalleggiata da Regione Lombardia, la Convenzione va in soffitta e viene sostituita con un contratto di locazione che, oltre a prevedere anche una piccola casa per ferie, permette a ICOS di trasformare il nostro bene pubblico in un albergo privato e di lusso.
Ricordo che l'allora Presidente della Fondazione, il Rag. Erminio Beretta, per non firmare quel contratto, rassegnò le proprie dimissioni.
Durante l'ultima audizione in Commissione Consiliare, il CdA affermò che non era a conoscenza dei motivi per cui la casa per ferie (struttura che dovrebbe aver avuto quel minimo di valenza sociale) fosse ancora chiusa. Ora la motivazione l'abbiamo appresa direttamente dal Dott. Cogorno, che sa far di conto, e riferisce pubblicamente che ICOS preferisce indirizzare la propria clientela verso la struttura alberghiera, ben più remunerativa.
E perchè mai i Comuni dovrebbero attivare convenzioni se le basi tariffarie sono quelle di un albergo di lusso? E come potrebbero Comuni e Associazioni mandare persone con difficoltà motorie se la spiaggia è pressochè inagibile per chi vive in queste condizioni?
Oggi la morale per Finalpia è questa: il benestante e aitante svizzero va bene, il cremasco, a maggior ragione se svantaggiato, se sta a casa sua è meglio.

Franco Bordo
Consigliere Comunale di SEL
Crema, 13/08/2011

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