All’Auditorium del Museo di Santa Giulia una giornata di studi con il patrocinio dell’Ordine degli architetti di Brescia
Sostenibilità energetica e tutela del patrimonio culturale
Camera di Commercio, Fondazione Brescia Musei e Cultura Valore promuovono un importante momento di formazione intorno al grande tema del rapporto tra tutela del patrimonio culturale e obiettivi di sostenibilità energetica
Brescia, 4 ottobre 2023 – Si è tenuto oggi, presso l’Auditorium del Museo di Santa Giulia, nell’ambito del palinsesto Futura Lab 2023, il convegno Sostenibilità energetica e tutela del patrimonio culturale. Il convegno è stato ideato da Cultura Valore S.r.l. e promosso dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Brescia e Fondazione Brescia Musei. Brescia, Città Capitale della Cultura 2023, diventa la piattaforma nella quale discutere sui due grandi obiettivi della tutela nei prossimi decenni. Il patrimonio monumentale delle città d’arte e la sostenibilità ambientale e energetica possono diventare dei target non collidenti e anzi giovarsi di nuovi modelli di progettazione attingendo alle nuove tecnologie e alla progettazione integrata.
Tenuto conto del quadro europeo e nazionale e in riferimento a concrete esperienze, il convegno si è proposto come prima occasione di confronto tecnico e strategico fra istituzioni, università e imprese sulla regolazione del miglioramento energetico degli edifici di interesse artistico, storico e archeologico, nel contesto urbano e paesaggistico e in relazione alle comunità.
La sindaca Laura Castelletti esprime soddisfazione per l'iniziativa, ricca di spunti e stimoli per le azioni che dovremo intraprendere nel prossimo futuro. La crisi climatica, le cui conseguenze negative sono ormai evidenti, impone a tutti gli operatori e a tutte le realtà pubbliche e private uno sforzo decisivo per dar vita a un modello di sviluppo sostenibile. Ritengo che Brescia, proprio per la sua duplice caratteristica di terra ricca di storia industriale e imprenditoriale, divenuta simbolo di eccellenza nel mondo, e di città dotata di grandissime potenzialità in campo artistico-culturale abbia tutti gli strumenti per elaborare soluzioni innovative ed efficaci per far fronte a queste sfide. Ancora una volta l’unione fa la forza. Non si tratta di uno slogan, ma di un modello che, per noi, continua a essere un riferimento. Un modello basato sulla sussidiarietà tra pubblico e privato e sulla sinergia tra realtà diverse, capaci di portare, ciascuna, un contributo originale e differente. In questo solco si inserisce anche il progetto per lo sviluppo e la valorizzazione del Teatro Romano: si tratta di un piano certamente ambizioso, ma essenziale e decisivo nel quadro del potenziamento e del completamento del Parco archeologico di Brescia Romana, per il quale si rivela strategica la cooperazione tra l’Amministrazione comunale, Fondazione Brescia Musei e la Camera di Commercio di Brescia, sviluppando un confronto che ponga al centro della progettazione la compatibilità tra tutela del patrimonio culturale e sostenibilità energetica.
Hanno aperto i lavori, i rappresentanti delle tre istituzioni promotrici: Francesca Bazoli, presidente di Fondazione Brescia Musei, Pietro Petraroia, Amministratore Delegato di Cultura Valore e Roberto Saccone, presidente di Camera di Commercio. La giornata ha inteso promuovere – presso e con le imprese – forme di “coopetition” per l’applicazione integrata di soluzioni e dispositivi di miglioramento energetico negli edifici tutelati, partendo dalla presentazione critica di alcuni fra i molti esempi concreti oggi disponibili – a partire dal territorio bresciano – in termini di prodotti già sul mercato, di servizi, ovvero di prototipi avanzati, assumendo il principio metodologico che occorre prioritariamente comprendere e valorizzare il funzionamento” energetico originario degli edifici stessi nella misura massima possibile, prima di introdurre nuove soluzioni tecnologiche.
La CCIAA ha promosso con grande impegno e determinazione questo convegno per molti ordini di motivi, commenta il Presidente dell'Ente camerale, Ing. Roberto Saccone. Innanzitutto perché abbiamo fatto della sostenibilità un indirizzo strategico della nostra azione. Poi, per dare un sostanziale contributo ad un approfondimento tecnico su una materia, quella dell'efficientamento degli edifici storici, che si pone, soprattutto in Italia, come un tema importante per il rilevante impatto sul processo di decarbonizzazione e più in generale sulla sostenibilità ambientale del nostro patrimonio urbano. Infine, per fare dello straordinario progetto di ristrutturazione del Teatro Romano e di Palazzo Maggi Gambara, che Fondazione Brescia Musei sta affrontando, un caso di scuola anche da un punto di vista dell'innovazione sostenibile.
Fondazione Brescia Musei ambisce a essere incubatore di una riflessione legata alle grandi trasformazioni dettate dall'urgenza del contenimento degli esiti negativi delle trasformazioni climatiche, di cui le direttive europee per la carbonizzazione sono il primo tangibile elemento. Come si sa, i beni artistici e monumentali sono al momento esclusi da dispositivi di urgenza e standard di efficienza energetica, ma la grande sfida per la quale la Fondazione si candida in questa sorta di esperimento in vitro – soprattutto in quest'anno in cui siamo sotto gli occhi di tutti per il ruolo prioritario a livello nazionale di Brescia e Bergamo capitale nazionale della cultura– è quella di arrivare all'individuazione di linee guida per un intervento che porti la cultura della progettazione integrata e le nuove tecnologie anche nei siti culturali vincolati, di cui siamo custodi, dichiara la presidente di Fondazione Brescia Musei Francesca Bazoli.
Cultura Valore - la Srl di Milano che ha ideato l'iniziativa - esprime soddisfazione per l'univoco messaggio che emerge da interventi diversi: occorre lavorare in forte integrazione fra amministrazioni, istituti di ricerca e imprese, grandi e piccole, per la definizione di un "protocollo di procedura" condiviso per il miglioramento energetico del patrimonio storico, dunque per orientare progettazione e gestione degli interventi, creando occasioni strutturate di scambio e collaborazione, a partire da oggi, che diano valore e visibilità a sperimentazioni concrete di miglioramento energetico compatibili con le esigenze della tutela e della valorizzazione, grazie a soluzioni di progettazione partecipata con le comunità residenti. Questa, ci si augura, sarà la via della "Carta di Brescia".
Brescia presenterà la proposta e l’impegno a dare inizio a una fase di sperimentazioni in prospettiva nazionale, auspicando il partenariato fra i soggetti regolatori (in primis il Ministero della Cultura), i proprietari e le imprese, così da promuovere una maggiore attenzione in Italia e nell’Unione Europea sul tema del patrimonio culturale tra sfide dei cambiamenti climatici e ottimizzazione nell’uso dell’energia, oltre che raccordando tradizione artigianale e innovazione.
La tavola rotonda ha offerto i primi suggerimenti operativi per l’urgente elaborazione di linee-guida di indirizzo, ovvero di protocolli di progettazione, intervento, monitoraggio, che siano coerenti con le esigenze della tutela dei beni culturali e la loro fruizione da parte della collettività, sotto l’egida del Ministero della Cultura.
I lavori sono stati introdotti da Pietro Petraroia, con gli interventi, tra gli altri, di Giovanni De Santi, Politecnico di Torino – già Commissione Europea, Direttore della Direzione per le Risorse Sostenibili; Valentina Sessa, Consulente della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Professore associato di Diritto amministrativo; Maria Adelaide Ricciardi, Ministero della Cultura – DG ERIC; Luca Rinaldi, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Bergamo e Brescia; Luigi La Rocca, Ministero della Cultura – Direttore generale Archeologia, belle arti e paesaggio; Soprintendente Speciale per il PNRR, insieme a una ventina di altri protagonisti di questi ambiti così strategici per il futuro delle città.
Le indicazioni emerse, sia pure in prima redazione, mireranno a porsi quale contributo per l’attuazione di quanto disposto dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio in ordine alla competenza del Ministero nella definizione, anche con il concorso delle regioni e con la collaborazione delle università e degli istituti di ricerca competenti, di linee di indirizzo, norme tecniche, criteri e modelli di intervento in materia di conservazione dei beni culturali (d.lgs. 42/2004, art. 29, c.5)
Si prevede quindi che, come auspicato da CCIAA Brescia, Fondazione Brescia Musei, Comune di Brescia e Cultura Valore S.r.l. nel promuovere questo momento di confronto, al convegno segua una fase di sistematizzazione dei contributi di metodo e tecnici, che, come “Carta di Brescia”, possano costituire un lascito prezioso di Brescia Capitale italiana della Cultura 2023 a tutto il Paese.
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Fondazione Brescia Musei è una fondazione di partecipazione pubblico–privata presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov. Fanno parte di Fondazione Brescia Musei Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Museo delle Armi Luigi Marzoli, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, Castello di Brescia e Cinema Nuovo Eden. Fondazione Brescia Musei è, con Pinacoteca Tosio Martinengo e il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, ente capofila della Rete dell’800 Lombardo. I Musei Civici di Brescia sono inclusi nell’offerta di Associazione Abbonamento Musei.
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Ufficio stampa Fondazione Brescia Musei |
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