Mercoledì, 17 aprile 2024 - ore 01.41

Canale Cremona-Milano-Po per via Crema Attenti alle sirene di Alvaro Dellera

Signor direttore, leggo con frequenza sui media locali e nazionali del ritrovato entusiasmo per il canale navigabile Milano-Cremona-Po. Tavoli più o meno importanti si stanno tenendo in Provincia e in Regione Lombardia sul tema. Quello più recente a Spazio Regione ha visto anche la partecipazione di Rossoni, Malvezzi, Alloni e il sindaco Bonaldi.

| Scritto da Redazione
Canale Cremona-Milano-Po per via Crema Attenti alle sirene di Alvaro Dellera Canale Cremona-Milano-Po per via Crema Attenti alle sirene di Alvaro Dellera

La spinta viene anche dalla Ue che chiede con forza che Regione Lombardia impegni risorse pubbliche per la realizzazione di una delle più controverse infrastrutture lombarde. Si, controverse perché il Cremasco e il Lodigiano insieme a molti sindaci del territorio, ad associazioni di categoria e soprattutto alle popolazioni locali interessate al tracciato avevano già respinto con decisione tale scellerata proposta. L’aggiornamento di tale progetto fa venire i brividi. Il costo previsto 15 miliardi di euro per 50 chilometri di via d’acqua che da Milano porterebbe le proprie merci a Tencara, rimasto ad oggi un binario d’acqua morto che si snoda da Cremona verso il Cremasco. Questo progetto con questi costi per quali merci? Vista l’arretratezza dell’industria pesante e manifatturiera dall’asse Cremona Milano? L’unica , forse, che avrebbe potuto oltre 50 anni fa avere un interesse per questa tipologia di trasporto. Un dato su tutti per capire l’arretratezza di questa tipologia di trasporto negli anni 1971-72, 4 milioni di tonn. trasportate in particolare inerti e sfarinati anni 2000-2001 solo 750 tonnellate (registro porto di Ravenna). Ma oggi cosa si pensa di trasportare con le bettoline? Non è dato a sapere. Le sirene descrivono il progetto come un’alternativa ecologica e ambientalmente sostenibile poiché (potrebbe) eliminare qualcosa come 200 mezzi pesanti al giorno dalle nostre strade. Un numero ridicolo se paragonato al numero delle arterie interessate dall’alleggerimento: Paullese, Rivoltana, la 472 Bergamina, la 235 Crema Lodi, la Sp 26 antica Cremonese-Lodi, la Sp 107 lodigiana, la Sp 117 Milano Nord Pavia sud. Peccato che la sostenibilità del progetto non tenga conto della distruzione di interi territori sotto il profilo del reticolo idrico sotterraneo del notevole dislivello morfologico fra Milano e Cremona che dovrà essere compensato con colate di cemento impressionanti. Dell’impulso commerciale e speculativo che avranno alcune aree agricole sottraendole alla loro importante vocazione e dello stravolgimento socio economico che su quest’asse si compirà. Trascuro, ma solo per brevità, che tutto ciò richiederebbe l’intera bacinizzazione del Po poiché le bettoline per essere economicamente sostenibili devono appartenere alla classe 3. Tradotto significa abbassare i fondali del Po di alcuni metri, manutenerli periodicamente con una perdita biologica, nutrizionale ed ecologica di valore inestimabile, non più recuperabile.

Alvaro Dellera (Crema)

 

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