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Cassa integrazione.Mai così pesante

| Scritto da Redazione
Cassa integrazione.Mai così pesante

L'osservatorio della Cgil: la richiesta di cassa integrazione a gennaio sfiora 89 milioni di ore, è il dato più alto dal 1980. Lattuada: "I numeri dimostrano il fallimento di chi ha governato negli ultimi vent'anni"
Mai così tanta cassa integrazione negli ultimi trent’anni. La crisi è più dura che mai, in questo inizio di 2013, alla fine del quale, secondo alcune previsioni, l’economia dovrebbe tornare a ripartire. Per adesso, comunque, i dati sono tutti negativi. Le ore di cig autorizzate a gennaio 2013 sono state quasi 89 milioni (per l’esattezza 88.869.000), con un incremento del 2,72% rispetto al dicembre 2012 e del 61,64% rispetto al gennaio 2012. Il dato più alto dal 1980. Più alto anche del 2010 che aveva fatto registrare un picco considerevole. Sono centinaia di migliaia i lavoratori in cig e senza prospettive. 
In forte aumento anche la richiesta di cassa integrazione straordinaria: a gennaio 2013 le aziende in cigs aumentano del 98,44% rispetto a gennaio 2012 e del 25,46% rispetto al dicembre 2012 e le richieste sono nella quasi totalità per crisi industriale (solo il 6,5 per cento è per riconversione ristrutturazione).
Sono solo alcuni dei numeri contenuti nel Rapporto dell’Osservatorio cig del della Cgil nazionale, elaborato dal dipartimento Settori produttivi sui dati Inps relativi al mese di gennaio. Ma danno l’idea di un paese ormai quasi allo sbando.
“Lo spessore della crisi industriale ed economica è sempre più profondo – commenta Elena Lattuada, segretario confederale della Cgil –; una conferma viene anche dall’andamento della produzione industriale, rilevata dai dati dell’Istat in forte riduzione (-6,7%), rispetto all’anno precedente, e con flessioni dei comparti produttivi su percentuali a due cifre”.
Ci troviamo di fronte a una vera emergenza – prosegue la sindacalista –. Il nostro sistema industriale è stato lasciato andare alla deriva: in questi anni non è stato fatto nessun intervento significativo, non c’è stata nessuna scelta strategica, quasi nessuna crisi aziendale è stata risolta positivamente. Le scelte governative hanno riguardato più gli effetti, il mercato del lavoro, che non le cause, un sistema industriale non più competitivo per qualità, prezzi, contenuti tecnologici. Come poco e niente è stato fatto per migliorare i fattori di competitività di tutto il sistema paese: energia, trasporti, semplificazioni burocratiche, alleggerimento fiscale, ricerca, sistema finanziario”.
“Il fallimento di chi ha maggiormente governato negli ultimi venti anni – conclude Lattuada – sta tutto nei numeri della crisi, un disastroso debito pubblico, un pil che continua a diminuire (-2,4%), mentre i disoccupati continuano a crescere, (solo nel 2012: +21,4%), l’inflazione è al 3%, ma per i redditi medi e bassi va ancora peggio, perché la spesa per vivere è cresciuta del 4,3%”.
La crisi è pesante in tutti i settori, anche se con qualche differenza di gravità. Dal rapporto della Cgil si evidenzia come nel mese di gennaio i settori più in difficoltà e con più ore di cig richieste restano quello Meccanico (in aumento del 79%), il Commercio (+ 80,12%) e l’Edilizia (+ 57,46%).
Per quanto riguarda invece le aree geografiche la richiesta di cig cala in sei regioni, mentre aumenta nelle altre quattordici, tra cui consistentemente in Lombardia (+56,94%), nel Lazio (+60,05%), in Piemonte (+66%), in Emilia-Romagna (+82,32%), nelle Marche (+121,95%), in Abruzzo (+171,31%), in Campania (+85,60%), in Puglia (+115,12%), in Sicilia (+118,84%) e in Sardegna (+169,53%).

fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2013/02/15/97117/cassa-integrazione-mai-cosi-pesante

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