Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 17.50

Cgil: contrari a ddl costituzionale, ignora la Carta

| Scritto da Redazione
Cgil: contrari a ddl costituzionale, ignora la Carta

Il sindacato: "Restiamo contrati a un provvedimento che vuole riforma la Costituzione, introducendo un procedimento speciale che ignora le disposizioni della stessa Carta. Contrasteremo le modifiche con lo strumento referendario"

La Cgil “non può che confermare la propria contrarietà ad un provvedimento che vuole promuovere un processo di riforma della Costituzione, introducendo un procedimento speciale che ignora quanto disposto dalla stessa Carta per le modifiche costituzionali, derogando alla normale procedura prevista dall'articolo 138 della Costituzione”. Ad affermarlo è il segretario confederale della Cgil, Danilo Barbi, dopo il via libera del Senato al ddl costituzionale che passa ora alla Camera.

La Cgil, fa sapere il dirigente sindacale, “vigilerà sui lavori della Commissione parlamentare che sarà istituita in seguito all'approvazione definitiva del ddl costituzionale e ribadisce che, come chiaramente espresso nel documento 'Semplificare per rafforzare. Proposta per una modifica organica delle istituzioni democratiche', pur sostenendo specifiche e mirate riforme anche di natura costituzionale, continuerà a difendere strenuamente i principi e i valori fondamentali della nostra Carta, come fatto da ultimo nel 2006 con il vittorioso referendum costituzionale insieme all'associazione 'Salviamo la Costituzione: aggiornarla non demolirla'”.

Il sindacato, avverte Barbi, “non si sottrarrà dal contrastare nel merito, anche con lo strumento referendario, ogni ipotesi di modifica del nostro ordinamento che tradisca la perfetta funzionalità dell'architettura istituzionale ai principi e ai valori definiti nella I parte della Carta o che miri allo stravolgimento dell'ordinamento della Repubblica, rompendo l'imprescindibile equilibrio di poteri tra governo e parlamento, come avverrebbe con il semipresidenzialismo o il premierato, e limitando la partecipazione plurale e la rappresentanza democratica”.

Inoltre, aggiunge il segretario confederale, “la Cgil è disponibile a partecipare a un grande movimento che voglia promuovere i principi e i valori costituzionali e la loro piena attuazione. Un movimento che non può che partire dall'Associazione nazionale Salviamo la Costituzione, il cui operato - conclude Barbi - ha consentito di respingere la modifica costituzionale approvata nel 2005 che avrebbe introdotto la devolution e il premierato forte”.

Fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2013/10/23/105715/cgil-contrari-a-ddl-costituzionale-ignora-la-carta

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