Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 06.40

CGIL LOMBARDIA: LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE LE INIZIATIVE PER IL 25 NOVEMBRE NEI TERRITORI LOMBARDI

Anche quest’anno la Cgil, con il suo slogan “La violenza contro le donne è una sconfitta per tutti”, partecipa attivamente alle manifestazioni e alle iniziative che si svolgeranno nel corso dell’intera settimana, in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre.

| Scritto da Redazione
CGIL LOMBARDIA: LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE LE INIZIATIVE PER IL 25 NOVEMBRE NEI TERRITORI LOMBARDI

CGIL LOMBARDIA: LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE LE INIZIATIVE PER IL 25 NOVEMBRE NEI TERRITORI LOMBARDI

Anche quest’anno la Cgil, con il suo slogan “La violenza contro le donne è una sconfitta per tutti”, partecipa attivamente alle manifestazioni e alle iniziative che si svolgeranno nel corso dell’intera settimana, in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre.

 Molti gli appuntamenti previsti anche nella nostra regione, mentre in tutto il Paese e nel mondo questa scadenza vedrà centinaia di migliaia di donne in piazza per combattere le disuguaglianze crescenti, le discriminazioni, nel lavoro e nella società, le sopraffazioni che costituiscono il maggiore ostacolo al raggiungimento della parità di genere e alimentano la violenza contro le donne.

Un fenomeno impressionante nei numeri e nelle modalità, che è prima di tutto un problema degli uomini e della cultura patriarcale e del possesso del corpo femminile che caratterizza la nostra società.

Uomini di ogni età, nazionalità, religione, il cui silenzio impedisce quel profondo cambiamento culturale che solo può garantire di fermare ogni tipo di violenza, da quella tra le mura domestiche a quella in strada, da quella economica a quella psicologica.

  La Convenzione di Istanbul dell'1 agosto 2014 dovrebbe vincolare giuridicamente gli Stati a praticare politiche che favoriscano la prevenzione e il superamento di questo fenomeno, ma purtroppo resta largamente inapplicata.

Molto importanti sono anche gli interventi legislativi, ma le leggi vanno poi applicate e monitorate: sono stati fatti indubbiamente dei passi in avanti, ma la legge contro lo stalking del 2009, è stata purtroppo indebolita dalla recente riforma del codice penale che lo rende risarcibile: il Governo può e deve porre rimedio a questo grave errore, svincolando il reato dalla riforma.

Nel 2013 l'Italia ha ratificato la Convenzione di Istanbul. Nello stesso anno il governo ha varato la legge contro il femminicidio, ma nonostante questo i casi di femminicidio non diminuiscono: nel 2016 in Italia, sono state uccise 116 donne. Nei primi sei mesi del 2017 sono 60 le donne uccise per mano di un uomo. Nei primi sei mesi del 2017, dice il Viminale, sono state commesse 2.333 violenze carnali, che sono solo quelle denunciate.

1.400.000 donne subiscono nel corso della vita molestie e violenze nei luoghi di lavoro, e anche in questo caso la realtà supera senza dubbio i dati pure altissimi, e la precarizzazione del lavoro accresce la ricattabilità individuale.

Ci sono voluti nove anni ma finalmente nel 2016 anche in Italia è stato possibile recepire, con un’intesa tra Cgil Cisl Uil e Confindustria, l'accordo quadro europeo sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro, siglato dalle parti sociali europee nel 2007. Ora è importante estenderlo a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori e renderlo efficace con attività di informazione, costruzione di protocolli etici, e regolamenti che ne assumano in modo prescrittivo i principi. 

La violenza rende colpevole chi la subisce, mette a rischio il lavoro, attira sulle donne giudizi terribili. Per questo è importantissimo quanto sta succedendo a partire dalla denuncia di alcune donne del mondo dello spettacolo negli Usa.

La Cgil ha lanciato l'appello dal titolo "Riprendiamoci la libertà", che ha subito raccolto 15 mila firme e continua a raccoglierne (http://www.progressi.org/avetetoltoilsensoalleparole) per chiedere agli uomini, alla politica, ai media, alla magistratura, alle forze dell’ordine e al mondo della scuola un cambio di rotta nei comportamenti, nel linguaggio, nella cultura e nell'assunzione di responsabilità rispetto a questo dramma.

A chi governa chiediamo:

- Il rinnovo del Piano antiviolenza, scaduto a luglio. Che non sia più un Piano straordinario ma ordinario.

- Norme certe per l'inserimento al lavoro delle donne che escono da un percorso di violenza e informazione e sensibilizzazione nei luoghi di lavoro riguardo la possibilità di usufruire del congedo retribuito fino a 3 mesi, per poter affrontare un percorso di uscita dalla violenza, previsto dalla L.80, ma molto poco utilizzato.

- La diffusione e il potenziamento del numero verde 1522 contro la violenza sessuale e di genere;

- L'introduzione nel codice penale del reato di molestie sessuali nell’ambito lavorativo;   

- La costruzione del rispetto a partire dalla scuola;

- La condanna per gli operatori dell'informazione che alimentano violenza e discriminazione attraverso parole e immagini e che trasformano le vittime in colpevoli;

- Il potenziamento dei consultori, che sono servizi sempre più penalizzati, privati dagli originari obiettivi di emancipazione;

- La necessaria formazione per magistrati e forze dell'ordine affinché venga prima la parola della donna in pericolo, abusata. Senza sottovalutazioni e rinvii, con certezza e rapidità nelle risposte e nella protezione;

- La definizione dei livelli essenziali di assistenza delle prestazioni (i percorsi formativi e sostegno al reddito);

- Potenziamento dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) per le patologie connesse alla violenza e alle molestie.

A Regione Lombardia chiediamo di ricomporre il Tavolo Antiviolenza e di ridiscutere i contenuti dei più recenti atti con tutti gli attori coinvolti, a partire dai Centri, in modo da superare le contrapposizioni e favorire il prezioso lavoro che si svolge nei territori di protezione delle vittime, di contrasto e di prevenzione della cultura della violenza contro le donne.

Nella settimana del 25 novembre le donne della CGIL Lombardia parteciperanno e contribuiranno a organizzare nei diversi territori, molte manifestazioni insieme alle associazioni e ai movimenti delle donne. Eccone alcune:

A Bergamo Cgil Cisl Uil, insieme ai Centri Antiviolenza e le associazioni presenti sul territorio organizzano un presidio per giovedì 23 novembre, alle ore 17.30 presso il piazzale della Stazione Ferroviaria per dire “Basta parole sulla violenza di genere! Siamo stanche, vogliamo azioni concrete!”

Il presidio si caratterizzerà con un'ora di silenzio, tutte con un bavaglio bianco con un sottofondo di una campana a lutto.

Questa scelta nasce dalla considerazione che rispetto al problema del femminicidio e di tutte le forme di violenza che le donne subiscono, non si intravvedono strumenti che vadano nella direzione di arginare e risolvere questo problema strutturale e trasversale che interessa l'intera società.

Martedì 21 novembre si terrà una conferenza stampa alle 11,30 in Sala Viterbi della Provincia di Bergamo.

Le donne della Cgil di Brescia aderisce alla manifestazione nazionale a Roma del 25 novembre per riaffermare che la violenza contro le donne è una sconfitta per tutti.

Per favorire la partecipazione di tutte le donne, la Cgil di Brescia organizza un pullman, che  partirà alle  ore 5.00 di sabato 25 novembre da Piazzale Iveco a Brescia.

Il concentramento è per le ore 14 in Piazza della Repubblica.

Le adesioni si raccolgono presso segreteria Cgil fino ad esaurimento posti.

A Como sabato 25 novembre, corriamo insieme per dire no alla violenza. Ritrovo e partenza in piazza Verdi alle ore 15 per la “Run in red, #iodecidodivincerla”: Supero gli ostacoli, sono forte e libera, rompo il silenzio.

A Cremona, dove la Cgil aderisce alla Rete Donne e al Tavolo della Pace, sono state condivise tre iniziative; la prima programmata per mercoledì 22 novembre alle ore 17,30 presso la Sala Forum di Via Speciano 2. “Nessuno abbandona la sua casa se non fosse una bocca di squalo, nessuno mette i figli su un barcone se il mare non fosse più sicuro della terra” (poetessa somala): Incontro pubblico con: Tina Maffezzoni, operatrice umanitaria Medici senza frontiere, Pinuccia Meazza, Fondazione Madre Rosa Gozzoli, Nicoletta D'oria Colonna, Pronto intervento donna Caritas. L’incontro è promosso da molte associazioni di donne, sociali e del Terzo settore, e con la partecipazione di donne delle istituzioni locali.

Le altre due, saranno il 25 in Piazza a Cremona in occasione della Festa del Torrone e la sera di un concerto.

A Lecco lunedì 27 novembre, alle ore 9.30 presso la Sala Don Ticozzi, in Via G. Ongania 4, su iniziativa di Cgil Cisl Uil, dei Sindacati Pensionati Sip, Fnp, Uilpensionati e della Provincia si terrà l’incontro dal titolo: “Il giornalismo e gli stereotipi di genere: come la stampa racconta la violenza sulle donne”, con Maria Teresa Manuelli, Giornalista dell'Associazione Gi.U.Li.A (Giornaliste Unite Libere Autonome).

Nelle scuole superiori della Provincia di Lecco verrà osservato un minuto di silenzio e verrà letto un messaggio che possa servire come spunto per una riflessione condivisa.

A Legnano sabato 25 sono previsti volantinaggi nelle zone dei mercati.

A Lodi il gruppo teatrale dell'Itis A. Volta, coordinato dalla Prof. Anna Lucia Peloso, presenterà, la mattina del 24 novembre in Camera del  Lavoro lo spettacolo " Voglio mettere il rossetto...".

Le classi sono composte principalmente da maschi che hanno seguito un percorso tendente a responsabilizzare gli uomini a un corretto rapporto con il sesso femminile atto a prevenire le violenze di genere purtroppo così diffuse nella nostra società. Il Segretario camerale Franco Stasi, accoglierà il gruppo e la Dirigente Scolastica.

Domenica 26 novembre alle ore 16 presso il Teatro Nebiolo di Tavazzano con Villavesco (Lo), su iniziativa, tra gli altri, della Cgil e dello Spi, andrà in scena “Ribelli contro la mafia”, un reading ideato e recitato dalle donne della Banca del Tempo di Melegnano e di altre associazioni che porteranno in scena diverse testimonianze.

A Mantova la Cgil e il Coordinamento Donne Spi-Cgil hanno in programma tre iniziative:

venerdì 24 presso la Sala E. Motta della Camera del Lavoro di Mantova alle ore 11 si ricorderanno le donne uccise nel 2017; sempre il 24 novembre alle ore 18.30 presso la Camera del Lavoro di Mantova, si terrà un incontro pubblico in collaborazione con l’Associazione Cerchio degli Uomini Brescia. Interverranno il Presidente, Aldo Braga, e il Vice Presidente, Claudio Gallina, che affronteranno il tema degli uomini maltrattanti e dei percorsi che possono essere attivati per mettere fine a comportamenti maschili violenti contro le donne. Nei luoghi di lavoro si organizzerà la distribuzione di adesivi a lavoratrici e lavoratori di numerose aziende della provincia di Mantova, affinché ciascuna/o di loro possa testimoniare con un segno il proprio personale impegno contro la violenza di genere.

A Milano come negli anni passati, il 25 novembre verrà allestito un gazebo scegliendo una zona della periferia della città, Via Osoppo - Piazzale Brescia, nella quale sensibilizzare e informare la popolazione con un volantinaggio al mercato settimanale che si tiene proprio il sabato, dalle 9.30 alle 12.30. Sempre a Milano, Venerdì 24 presso la Camera del Lavoro, dalle 9,30 alle 14,30, su iniziativa della Slc Cgil di Milano si discuterà del film: “7 minuti” di Michele Placido “...Undici operaie e una vertenza sindacale, storie di lavoratrici e del mestiere della sindacalista”.

Con Paola Bentivegna e Stefania Sorrentino segretarie Slc territoriale e Isabella Marotta per lo sportello di Genere.

La Filt Cgil Milano Lombardia distribuirà tra le lavoratrici un volantino sul tema della violenza e terrà un Incontro-laboratorio su molestie e violenza nei luoghi di lavoro il 27 novembre destinato a funzionari e segretari.

A Monza, Venerdì 24 Novembre alle ore 14.30, all’Urban Center Binario 7, Sala “Picasso”, in Via F. Turati 6 i Coordinamenti Donne SPI-CGIL Monza e Brianza, FNP-CISL Monza Brianza Lecco, UILP-UIL Monza e Brianza, CGIL Monza E Brianza, CISL Monza Brianza Lecco, UIL Monza E Brianza organizzano “Mariposas storia delle sorelle che osarono sfidare il dittatore”, spettacolo della Compagnia teatrale “Le Chimere”, con La Partecipazione Di Elena Mangola, Regia Di Giovanni Moleri.

Al termine della rappresentazione teatrale, dialogo con l’onorevole Emilia De Biasi, Presidente Commissione Sanità del Senato sul tema della violenza contro le donne

In Valcamonica, a Darfo Boario Terme, le iniziative sono organizzate in collaborazione con la Commissione Cittadina per le Pari Opportunità del Comune, che invita la cittadinanza venerdì 24 novembre alle ore 20 al Cinema Garden - Sala 1 per la proiezione del film “Sara” di Stefano Pistolini e Massimo Salvucci, Darallouche film. Squarci di verità sulla tragica morte di Sara di Pietrantonio per mano dell’ex fidanzato.

Introduzione a cura di Daniela Ducoli: intervista al tenente colonnello Salvatore Malvaso

e ad Anna Zinelli, coordinatrice del Centro Antiviolenza “Donne e Diritti”.

Sabato 25 novembre, alle ore 17.30 la manifestazione “No al silenzio. Basta violenza sulle donne”. Partenza dal Centro Antiviolenza “Donne e diritti” in via Barbolini 4, corteo per le vie della città e conclusione in piazza Lorenzini, davanti al Municipio. Nel corso della fiaccolata sono previste due soste di riflessione, la prima curata da Cgil di Valle Camonica (proiezione di un video che poi verrà messo in rete) e inaugurazione di una panchina rossa alla fermata degli autobus vicina alle scuole superiori: una sorta di "posto occupato" per ricordare tutto l'anno le motivazioni della giornata del 25 novembre. Dalle 16.30 il Centro Antiviolenza “Donne e Diritti” sarà aperto per accogliere le persone interessate a conoscerlo.

Sabato 25 novembre Centro Polifunzionale di Demo, ore 21.00 “L’ombelico nella scatola”, autore Andrea Malpeli, Regista Lorenzo Trombini, Associazione Teatro Studio. Assessorato e Commissione Cultura del Comune di Berzo Demo

Da lunedì 20 novembre a domenica 3 dicembre presso il Municipio di Darfo B.T. Installazione dell’opera “Not invisible (Non invisibili)” autrice Giulia Manella, a cura di equAnime, Associazione di promozione sociale.

A Sondrio numerose le iniziative organizzate dai sindacati, dalle scuole e da molte associazioni, con il sostegno del Comune, per la giornata contro la violenza sulle donne. In Piazza Campello, il 25 novembre dalle 9 alle 13 al gazebo del centro antiviolenza “Il coraggio di Frida” incontri con le cittadine e i cittadini. Alle 15 sempre in piazza Campello performance del Teatro in – CONTRO. Una marcia silenziosa di ragazze e ragazzi partirà dal Policampus verso la piazza dove si svolge l’iniziativa e si concluderà con una danza e la lettura di testi tratti da Lisistrata. Alle 16 flash mob “La violenza è sempre una scelta, la violenza è sempre una gabbia” a cura del Liceo scientifico C. Donegani e l’associazione “Argonaute”. Alle 16,45, stavolta in Corso Vittorio Veneto “Orange the world” Coloriamo di arancione per dire no alla violenza sulle donne. Alle 20,45 al cinema Excelsior la proiezione gratuita del film “Il diritto di contare” concluderà la giornata.

Varese sarà in piazza Podestà (Garibaldino) sabato 25 novembre dalle 14,30 alle 16 per un flash mob organizzato dal Coordinamento donne Cgil Cisl Uil e dal Coordinamento donne Spi Fnp Uilp dal titolo “Spezziamo la catena”. Il flash mob sarà animato dalle ragazze e dai ragazzi dell’Associazione Sportiva ArciSport Cassano Magnago.

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