Sabato, 20 aprile 2024 - ore 01.57

CHI E’ DA CODICE PENALE ?| Arnaldo De Porti

TRE GIORNI SI PUO’ ABBASSARE IL LIVELLO DELLA GLICEMIA, QUELLO DEL COLESTEROLO, OLTRE AD ELIMINARE IL GRASSO DALLA PANCIA.

| Scritto da Redazione
CHI E’ DA CODICE PENALE ?| Arnaldo De Porti

CHI E’ DA CODICE PENALE ?| Arnaldo De Porti

Non è la prima volta che tocco a vuoto l’argomento tanto da ritenere pressoché inutile parlarne essendo ben vero che nessuno mai, almeno dalle mie risultanze, si è mosso a questo proposito. Mi riferisco, in particolare, a tutti quei  medici, nutrizionisti ed aziende farmacologiche che, quotidianamente,  determinano scompiglio sulla pubblica opinione. Non posso ovviamente citarli tutti per ragioni di spazio, ma soprattutto per ragioni per le quali è conveniente glissare  ad evitare di sconfinare dall’etica e dal bon ton dialettico,  per cui mi limito a citare un solo caso per tutti, appena letto sui social.

La dott.ssa Maria Di Bianco, dottoressa in scienze dell’alimentazione e della Nutrizione Umana, laureatasi all’Università di Napoli, scrive in un pezzo da lei revisionato (non capisco cosa significhi revisione) che in

TRE GIORNI SI PUO’ ABBASSARE IL LIVELLO DELLA GLICEMIA, QUELLO DEL COLESTEROLO, OLTRE AD ELIMINARE IL GRASSO DALLA PANCIA.

Io non sono medico, tuttavia, nella ricetta indicata dalla predetta dottoressa,  trovo strano che si dica che  inserendo in una zuppa  ingredienti come due pomodorini, una carota, una  patata americana dolce (a mio avviso tutti a favore di un rialzo glicemico in dissenso a quanto dice la dottoressa anche se essa aggiunge curcuma, zenzero, sostanze alimentari  che sono diventate ultimamente di moda, così come l’acido ialurunico in dermatologia - aggiungo io -  di cui fino a qualche tempo fa non se ne era mai sentito parlare, ma questa è una mia boutade da inserire nella zuppa nel senso che tutto fa brodo), per cui mi par di poter avanzare il sospetto che non siano gli effetti sanitari a prevalere, anzi !, ma un interesse economico, se vuoi anche indotto da qualche promotore alle vendite.

Se così davvero fosse, non capisco ancora il perché non sia intervenuto qualcuno ad evitare che la mala informazione sanitaria incida negativamente sulla salute pubblica o, quanto meno, non venga ingannata, stante una presumibile inefficacia di certi prodotti.

Altrimenti, paradossalmente, ma non troppo per certi versi, verrebbe da pensare che le grandi case farmaceutiche, le multinazionali del settore ecc.ecc., producano da decenni e decenni le statine per fronteggiare il colesterolo, le metmorfine  per abbassare la glicemia solo a scopo di lucro ingannando la pubblica opinione, senza alcun effetto  sulla salute se è ben vero, come dice la predetta dottoressa che, al posto  delle statine e delle metmorfine, basterebbe una bella zuppa di verdure di cui agli ingredienti sopracitati.

Chi dei due è in mala fede ?  Le case farmaceutiche o coloro che scrivono sui social come la predetta dottoressa ?  Trattandosi di cose serie che investono la salute pubblica mi chiedo perché  tutti zitti, anche al Ministero della Sanità ?

O ci si nasconde sotto il paravento di una giustizia che non funziona, almeno da quanto viene oggi ancora una volta proclamato dal Presidente della Repubblica ?

Arnaldo De Porti Belluno-Feltre

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