Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 09.24

Coldiretti Cremona, appello alla Regione: ‘Deflusso minimo’ da rivedere per far vivere l’agricoltura

“Guardiamo con grande preoccupazione alla prossima stagione irrigua e alla necessità che vi sia acqua a sufficienza per le colture.

| Scritto da Redazione
Coldiretti Cremona, appello alla Regione:  ‘Deflusso minimo’ da rivedere per far vivere l’agricoltura

Le corrette decisioni in proposito vanno prese ora, basandosi su dati reali di cui oggi disponiamo. Altrimenti ci si ritroverà tra qualche mese a rincorrere l’ennesima emergenza”. Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Cremona, dà voce alle preoccupazioni dell’agricoltura cremonese, alle prese con un inverno che, per il nord Italia, si segnala per assenza di piogge e nevicate, determinanti per ricostruire le riserve idriche necessarie per l’irrigazione estiva.

La Lombardia ha registrato appena 3,9 millimetri di acqua nei primi 15 giorni di questo mese contro i 28,8 millimetri registrati nel gennaio 2016 – sottolinea Coldiretti –. Rispetto alla media climatica degli ultimi 30 anni,  in gennaio c’è stato un crollo delle precipitazioni del 75,6%.

A questa situazione si somma la preoccupazione per i provvedimenti che Regione Lombardia si appresta ad assumere nella definizione del deflusso minimo vitale, vale a dire della minima quantità d’acqua che dev’essere garantita nei fiumi alimentati dai laghi. Il piano di tutela e uso delle acque ad oggi impone una soglia minima del 10% della risorsa idrica. Una percentuale che, in assenza di precipitazioni, sta contribuendo al rapido ‘svuotamento’ dei laghi.

“Una scelta realmente ‘vitale’, sia per i fiumi che per l’agricoltura, è possibile – evidenzia Voltini –. Al vaglio di Regione Lombardia c’è attualmente l’esito di una sperimentazione, affidata ai Consorzi d’Irrigazione e condotta da importanti enti di ricerca, che attesta la sostenibilità di valori del deflusso minimo vitale inferiori rispetto a quanto finora previsto dal piano di tutela delle acque”.

La sperimentazione, durata cinque anni, conferma che la soglia può essere abbassata al 5%. Un valore che porrebbe un freno allo ‘svuotamento’ dei laghi, salvaguardando acqua per l’irrigazione e nel contempo preservando l’equilibrio dell’ambiente-fiume.

“Coldiretti ha scritto a Regione Lombardia chiedendo che la definizione del deflusso minimo vitale tenga conto delle conclusioni del lavoro di sperimentazione svolto dai ricercatori – dice Voltini –. A partire da questi studi, chiediamo si stabilisca una soglia realmente ‘vitale’, con meccanismi rapidi di adeguamento del deflusso minimo, nel momento in cui si ravvisasse la necessità di questo intervento. Se, al contrario, la Regione si limitasse a confermare la situazione attuale, senza tener conto di quanto in questi anni sia cambiata la disponibilità d’acqua legata alle precipitazioni, questo andrebbe certamente a compromettere la possibilità delle aziende agricole di garantire l’irrigazione delle colture”.

“La nostra agricoltura sta affrontando anni di grandi difficoltà. Alle Istituzioni chiediamo di prendere decisioni di buonsenso, che mettano le aziende nelle condizioni di lavorare, e che contribuiscano a scongiurare le emergenze anziché determinarle – conclude Voltini –. Nessuno più degli agricoltori conosce e apprezza il valore della risorsa acqua. Siamo i primi custodi dei nostri fiumi. Alle istituzioni del territorio, ed in primis ai Consiglieri che ci rappresentano in Regione, chiediamo di farsi carico della necessità di garantire acqua al nostro territorio, a partire dalla definizione di una soglia sostenibile del deflusso minimo vitale, tale da assicurare un vero equilibrio tra disponibilità idrica, fabbisogni irrigui e tutela della vita nei fiumi”.

 

 

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