Coldiretti Vacanze, +35% agriturismi in Lombardia Oltre 300 i tesori della tavola certificati
Il 15/7 Paolo Voltini, Presidente Coldiretti Lombardia, a “The best in Lombardy”
Sono 1.688 gli agriturismi in Lombardia con un aumento del 35% rispetto al 2009. E’ quanto emerge da un’elaborazione della Coldiretti Lombardia sugli ultimi dati Istat e regionali in occasione della partecipazione di Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Lombardia, a “The best in Lombardy”, prevista alle ore 12.30 di lunedì 15 luglio in piazza Città di Lombardia a Milano.
Le province con il maggior numero di aziende agrituristiche attive sono Brescia con 348, Mantova con 236, Pavia con 224. A seguire Bergamo (170), Como (166), Milano (133), Sondrio (121), Varese (90), Lecco (79), Cremona (72), Lodi (33), Monza e Brianza (16). Alle base del loro successo – sottolinea la Coldiretti – c’è la possibilità di trascorrere le vacanze a contatto con la natura ma anche di mangiare i piatti della tradizione, i cui segreti sono conservati da generazioni nelle campagne.
Il cibo – sottolinea la Coldiretti regionale – rappresenta il vero valore aggiunto delle vacanze anche in Lombardia, che può contare su un’agricoltura in grado di produrre oltre trecento tesori della tavola certificati grazie a 34 tra DOP e IGP, 41 denominazioni vinicole tra DOCG, DOC e IGT e circa 250 prodotti tradizionali.
A livello italiano – continua la Coldiretti - il cibo diventa la voce principale del budget delle famiglie in vacanza nel Belpaese, con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.
L’enogastronomia vince anche tra i souvenir – conclude la Coldiretti - con il 42% dei turisti che sceglie proprio un prodotto tipico da riportare a casa o regalare a parenti e amici come ricordo della propria villeggiatura. Tra le specialità più acquistate vince il vino, davanti a formaggi, salumi e olio extravergine d’oliva. Un fenomeno che vale ormai circa 3 miliardi di euro, secondo un’analisi Coldiretti su dati Isnart.