Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 15.23

Conferenza Ces Migranti, Europa bocciata Radio intervista di Fausto Durante (Cgil)

Lo scorso 15 giugno a Roma l'appuntamento della Ces sui rifugiati. Durante (Cgil) a RadioArticolo: "Europa lenta e con risposte sbagliate". Al termine dell'assise verrà adottata una raccomandazione con proposte specifiche, a partire da canali sicuri per i profughi

| Scritto da Redazione
 Conferenza Ces Migranti, Europa bocciata Radio intervista di Fausto Durante (Cgil)  Conferenza Ces Migranti, Europa bocciata Radio intervista di Fausto Durante (Cgil)

Un appuntamento importante, quello organizzato dalla Ces oggi (15/6) a Roma. Una Conferenza sui rifugiati voluta dalla Confederazione europea dei sindacati che radunerà 250 delegati provenienti da tutta Europa, e che ha lo scopo di confrontarsi sul tema delle migrazioni e su come rispondere al bisogno di accoglienza e di rifugio di quanti scappano da guerre, violenze e fame. Non sarà solo un dibattito, perché al termine dell’assise verrà adottata una dichiarazione con alcune proposte specifiche che sarà inviata agli Stati Ue. All’incontro parteciperanno il segretario generale della Ces, e Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, leader di Cgil, Cisl e Uil. Di questo appuntamento ha parlato Fausto Durante, coordinatore dell'Area politiche europee e internazionali della Cgil, con RadioArticolo1.

“Su questi temi – ha detto Durante – l’Europa non è solo lenta nel reagire, ma risponde in forme sbagliate. Il modo in cui sta affrontando il dramma dei rifugiati e dei profughi di guerra di questi ultimi mesi è lo specchio della sua incapacità di governare, regolare e gestire le grandi questioni che chiamano in causa il suo modo d'essere, il suo modello sociale, la ragione per la quale l'Unione europea è stata fondata”. Non solo, l’Unione è finita preda nel corso degli anni “di pulsioni e sentimenti irrazionali che le destre xenofobe, razziste, e i populismi che guardano a un’Europa dei muri, dei confini e delle nazioni hanno sparso a piene mani”.

Questa deriva ha impedito anche la considerazione di importanti aspetti economici, ha sostenuto il sindacalista, “per esempio quello che riguarda il trend demografico dei nostri paesi, l’invecchiamento delle popolazione, il calo della natalità. Se ci fosse un po’ di buon senso, l'afflusso di persone che vengono da altre parti del mondo meno fortunate della nostra verrebbe considerato una risorsa in più per mantenere i nostri sistemi di welfare e le capacità produttive nel campo dell'industria”. Insomma, sia che si consideri l’aspetto umano o quello economico, “l'Unione europea continua a manifestare un’incapacità di guardare al cuore del problema e una preoccupante tendenza, che purtroppo non è solo della destra, ad assecondare quei fenomeni di egoismo sociale, razzismo e xenofobia che vediamo divampare ovunque in Europa”.

Quanto alla proposta italiana di un Migration Compact, cioè di un piano di risorse da destinare ai paesi dell'Africa per costruire occasioni e limitare le partenze, per il dirigente Cgil “si tratta di un primissimo passo nella direzione giusta, però ancora insufficiente. Anche per una questione di tempi: con il ritorno del bel tempo e la chiusura delle vie che dalla Turchia avevano cominciato a far filtrare volumi sempre maggiori di rifugiati e di profughi attraverso la Grecia e il centro dell'Europa, l'Italia torna ad essere in prima linea nell’emergenza”.

Infine, da Durante un giudizio netto sul recente accordo tra l'Unione europea e la Turchia: “Si tratta di un’intesa di infimo livello che arriva a offrire una somma di denaro per ogni rifugiato trattenuto nei confini della Turchia. Si baratta il diritto universale e inalienabile di cittadinanza che ha ciascuna persona che nasce su questo mondo, con del denaro, scaricando sulla Turchia i problemi di coscienza e di capacità politica che i governi dell'Unione europea non sanno risolvere”.

Fonte : rassegna sindacale 

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