Ha celebrato un battesimo nonostante le restrizioni imposte dell’emergenza coronavirus. Accade a San Gennaro Vesuviano (Napoli) dove un parroco è stato denunciato insieme ad altre quattro persone.
Il prete ha violato il divieto imposto dal governo, rimendiando un esposto per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Stessa cosa per i genitori del piccolo, il padrino e il fotografo.
In chiesa non si possono celebrare nemmeno i funerali (la benedizione delle salme si fa direttamente nei cimiteri) per evitare i possibili contagi. Ma le violazioni dell’isolamento sono ancora tante, troppe.
Ecco perché il governo, accogliendo le richieste di Lombardia e altre regioni, ha deciso di impiegare l’Esercito nelle strade a scopo deterrente e con funzioni di presidio. Un altro caso raccontato dalle cronache in queste ore, parla del viaggio in barca a vela di tre persone da La Spezia a Maratea, dalla Liguria alla Basilicata, con tanto di sosta a Ischia.
Due dei tre velisti, poi denunciati dalla polizia del centro lucano, avevano cercato di giustificarsi così davanti agli agenti: dovevano aiutare il proprietario della barca "malato di cuore" a trasportare l’imbarcazione appena acquistata. Denuncia anche per altre otto persone partite dalla Sicilia per andare in vacanza in Salento, a Sant’Isidoro.