(CR) A Palazzo Fodri Virginio Lini presenta 'Hic summa iniuria hominis revelabitur
Venerdì 24 marzo alle 17:30 l’inaugurazione della Mostra “Hic summa iniuria hominis revelabitur” Qui è svelata la somma ingiustizia dell’uomo
Il pittore cremonese Virginio Lini espone le proprie opere sotto il lucernario di NET4MARKET in Corso Matteotti, 15 a Cremona (PALAZZO FODRI) includendo un dipinto inedito sensazionale per dimensioni e intensità simbolica.
A ogni esposizione di Virginio Lini, i nostri occhi si lasciano sopraffare da dipinti sfaccettati come prismi, piani sovrapposti e piccole scene incastonate in ogni porzione di spazio, dense di significato. E i personaggi punteggiano quello spazio fluido e frammentato con una precisa drammaturgia: il nostro sguardo davanti all’opera va ovunque, e in ogni ovunque trova una riflessione sull’oggi. Sull’uomo.
“Hic summa iniuria hominis revelabitur” è una tela di dimensioni considerevoli, cinque metri per due che ci restituiscono un distillato di atrocità e maschere tragiche, conflitto tra Bene e Male, miseria umana senza redenzione. Ricorda quei dipinti sul Giudizio Universale che gli artisti medievali ponevano subito sopra il portale di uscita dalla chiesa, con i dannati in atteggiamenti sconvolti a richiamo e monito per tutti i credenti. E rimando medievale è anche quella mandorla in cui Lini decide di incastonare la personificazione della Giustizia, così pacata e a un tempo pensosa.
Per usare le parole della curatrice di questa mostra, la critica d’arte Tiziana Cordani: “Le peggiori mostruosità sono state sovente ammantate di splendenti ragioni (…)”. Virginio Lini, anche in quest’occasione, ci permette di riflettere a lungo sul difficile momento che stiamo vivendo e su come rendere lieve e utile il nostro passaggio terreno.
Sarà un’esposizione che riuscirà a scuoterci profondamente, e che in fondo risponderà – anche con una valenza estetica - al nostro bisogno di introspezione.
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