Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 06.09

(CR) Diego Rufo(#PSI) Sanità, situazione non più tollerabile

Il Partito Socialista cremonese non farà mancare il proprio contributo rispetto ad una situazione non più tollerabile

| Scritto da Redazione
(CR) Diego Rufo(#PSI) Sanità, situazione non più tollerabile

Egregio Direttore,

con attenzione, il PSI di Cremona, sta seguendo tutte le iniziative messe in campo dalle varie forze politiche e dalle associazioni di categoria per tenere alta l’attenzione su una problematica complessa come quella della Sanità Regionale Lombarda.

Vari sono stati gli eventi messi in campo: dall’incontro promosso dalla CGIL Cremona per il diritto universale alla salute, alla campagna di mobilitazione compiuta dal PD cremonese, ai dibattiti informativi sulla legge 219/17 e la difesa della 194 come diritto garantito, portati avanti dall’Associazione Radicale Fabiano Antoniani di Cremona, approfondendone di fatto gli aspetti più tecnici.

Il Partito Socialista cremonese non farà mancare il proprio contributo rispetto ad una situazione non più tollerabile, denunciando quella che oggi è una sanità per pochi e i cui costi si sommano all’insostenibile aumento del carrello della spesa che grava sulle famiglie.

La mancanza di un congruo numero di medici di medicina generale, di guardie mediche in affanno per garantire la continuità dell’assistenza sanitaria, la realistica preoccupazione degli addetti ai lavori per il calo di pediatri e specialisti che potrebbe coinvolgere anche la nostra provincia, la carenza di assistenza domiciliare e l’impossibilità di trovare posto nelle nostre RSA, i pochi medici “non obiettori di coscienza” ed altre problematiche come le lunghe lista d’attesa, sono argomenti di discussione quotidiana, che allarmano la serenità dei cittadini.

Solo “i fortunati” che hanno un’assicurazione sanitaria che copre le spese, possono saltare “liste d’attesa dai tempi infiniti” e anche se la nostra Costituzione non prevede cittadini di serie A e di serie B, ma “tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”, come recita l’art. 32, qui “un cittadino su tre rinuncia a curarsi”.

Il sistema Sanitario lombardo deve essere rimodellato, cosa che non sarà semplice nell’immediato vista l’avanzata della sanità privata, che ora si assesta attorno al 40%: troppi gli accordi presi con i privati a discapito del Ssn. Inoltre non dobbiamo dimenticare che la questione sanitaria si intreccia inesorabilmente con quella sociale. Pensiamo ai fragili, come anziani o disabili privi della dovuta assistenza, che in gran parte il pubblico demanda a cooperative specializzate del terzo settore. Un terzo settore che va tutelato e valorizzato per le prestazioni socio-sanitarie che rischierebbero di non essere garantite ai cittadini. Il Comune di Cremona, in questo ambito ha attivato progetti che seguiamo con interesse, come il “social care”, dove università e territorio si sono incontrati per creare sinergie con gli specialisti proprio nell’ambito dell’assistenza agli anziani e ai disabili, dando il dovuto riconoscimento alla figura del caregiver familiare.

La riorganizzazione del sistema socio-sanitario è una battaglia politica alla quale non ci sottraiamo ma necessita il coinvolgimento di tutte le forze politiche e associazioni di categoria che vogliono rendere più equo e universalistico il sistema sanitario lombardo. Sono più di trent’anni che il Sistema Sanitario Nazionale viene trascurato e con essa la medicina territoriale e gli ospedali che risultano deficitari di letti e risorse. Manca una politica regionale forte, capace di organizzare e pianificare in maniera efficace i territori.

La stessa autonomia differenziata desta non poca preoccupazione sia per l’inefficacia di una sanità regionale sempre meno efficace e che rischia una privatizzazione di fatto, sia perché andrebbe ad aumentare il divario con le aree più fragili del nostro Paese venendo meno il diritto di cura per ogni cittadino.

Una sfida politica complicata ma non impossibile che risulterà vincente se ci sarà un fronte unico, unito e collaborativo messo in campo da tutti quei partiti politici e organizzazioni di categoria che tutelano i diritti del cittadino. Auspichiamo, come PSI, la costituzione di un “tavolo sulla sanità pubblica” credibile e che riesca a persuadere i cittadini per un cambio di passo nella scelta di una politica regionale, con un modello che garantisca a tutti l’accesso universale all’erogazione equa delle prestazioni sanitarie.

 Cremona 06/07/2023                                                                                              

                                                                                                                                                                  Diego Rufo

                                                                                                                                              Segretario PSI Cremona

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