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(CR) Pianeta Migranti. E’ dimostrato che le navi ong non sono un 'pull factor'

Lo rivela uno studio pubblicato su ‘Nature’, la più autorevole rivista scientifica del mondo.

| Scritto da Redazione
(CR) Pianeta Migranti. E’ dimostrato che le navi ong non sono un 'pull factor'

(CR) Pianeta Migranti. E’ dimostrato che le navi delle ong non sono un “pull factor”

Lo rivela uno studio pubblicato su ‘Nature’, la più autorevole rivista scientifica del mondo.

Falso e ideologico che le navi dei soccorsi attirano i migranti.

 “L'insieme dei risultati indica che la migrazione attraverso il Mediterraneo centrale tra il 2011 e il 2020 potrebbe essere stata guidata da fattori quali conflitti o condizioni economiche o ambientali, piuttosto che da operazioni di ricerca e salvataggio”. Alla larga dagli isterismi e dalle contrapposizioni ideologiche, i ricercatori hanno deciso di investigare sull’ipotetico "pull factor " concentrandosi “sul Mediterraneo centrale, la rotta migratoria irregolare più frequente e mortale verso l'Europa nell'ultimo decennio.

L’ipotesi di lavoro è riassunta dalle parole adoperate da diversi esponenti politici europei: “Le attività di ricerca e salvataggio condotte dallo Stato e dai privati favoriscono la migrazione irregolare (e quindi i decessi dei migranti)”

Lavorando secondo il metodo scientifico si è arrivati alla conclusione opposta, che fa apparire non solo falsa  ma antiscientifica la posizione di chi indica una correlazione tra mezzi di soccorso e aumento dei flussi migratori.

Dal 2014 solo nel Mediterraneo l'Organizzazione Onu per le migrazioni (Oim) ha registrato 27.722 dispersi in mare. Molte di quelle vite potevano essere salvate se non si fosse dato credito a teorie infondate, alimentate da una visione politica distorta, che ha scelto di desertificare il Mare Nostrum dalle navi di soccorso istituzionali, ostacolando con ogni mezzo le operazioni delle organizzazioni umanitarie.

Hanno contribuito alla ricerca l’Università di Postdam e l’università di Harvard ed è stata pubblicata da "Nature Scientific Reports", la quinta rivista più citata al mondo. 

Tre sono i momenti presi in esame: l’operazione Mare Nostrum dal 18 ottobre 2013 al 31 ottobre 2014; la ricerca e i salvataggi a cura delle organizzazioni umanitarie; i respingimenti coordinati dalla Guardia Costiera libica.

I ricercatori hanno esaminato “i dati sul numero di tentativi di attraversamento, sulle imbarcazioni di ritorno in Tunisia e in Libia e sui decessi documentati dei migranti”. La base statistica è quella ufficiale: i dati messi a disposizione da Frontex, l’agenzia europea per la protezione dei confini, e quelli delle guardie costiere tunisine e libiche, incrociandoli con le informazioni dell’Oim, l’agenzia Onu per i migranti. I ricercatori hanno poi effettuato delle simulazioni per identificare i fattori che meglio hanno predetto le variazioni nel numero di attraversamenti osservati durante il periodo esaminato: numero di operazioni di ricerca e salvataggio condotte dallo Stato e da privati, i tassi di cambio delle valute, i prezzi internazionali delle materie prime, i tassi di disoccupazione, i conflitti, la violenza, il flusso del traffico aereo tra i Paesi africani, mediorientali ed europei e le condizioni meteorologiche esaminato. Hanno così appurato che sono le politiche di respingimento ad aver influenzato il flusso migratorio, ma che i periodi di ricerca e salvataggio in mare non hanno aumentato le partenze. Di conseguenza, non trova sostegno alcuno la tesi  che la ricerca il salvataggio attraggono la migrazione irregolare. Pertanto la teoria del "pull factor", fondata su interessi politici e ideologici, ne esce defnitivamente demolita come una teoria falsa che però ha dato vita alle politiche dei respingimenti e del mancato soccorso in mare. Con il risultato di aver impedito il salvataggio di migliaia di vite senza avere minimamente intaccato il reale andamento dei flussi migratori, semmai aggravando gli abusi contro i diritti umani.

Search-and-rescue in the Central Mediterranean Route does not induce migration: Predictive modeling to answer causal queries in migration research | Scientific Reports (nature.com)

 

 

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