Sabato, 27 aprile 2024 - ore 23.40

(CR) Pianeta Migranti. I migranti e rifugiati in arrivo non sono emergenza

Lo stato di emergenza è un provvedimento che stanzia 5 milioni di euro, e può attribuire poteri straordinari al Governo

| Scritto da Redazione
(CR) Pianeta Migranti. I migranti e rifugiati in arrivo non sono  emergenza

(CR) Pianeta Migranti. I migranti e rifugiati in arrivo non sono un problema emergenziale.

Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza della durata di sei mesi per la gestione dei flussi migratori in aumento nel Mediterraneo, ma per mons. Giancarlo Perego presidente della Fondazione Migrantes non c’è emergenza.

Lo stato di emergenza è un provvedimento che stanzia 5 milioni di euro, e può attribuire poteri straordinari al Governo. Dal primo gennaio all’undici aprile sono stati 31.292 i migranti sbarcati in Italia a fronte dei 7.928 registrati nello stesso periodo dello scorso anno.

E’ più economico gestire l’accoglienza attraverso i sistemi Cas (centri di accoglienza straordinari) e la rete Sai (sistema di accoglienza e integrazione) che gestire l’emergenza. Basti pensare ai cittadini ucraini che hanno avuto la protezione temporanea: sono state attivate la protezione civile e la croce rossa e diversi rifugiati sono stati collocati negli alberghi. Ciò ha significato, in media, un costo di 50 euro per ogni persona ospitata. Mentre per chi rientra nel sistema Sai parliamo di un costo medio giornaliero di circa 30 euro, in questi casi sono inclusi anche l’accompagnamento scolastico e l’assistenza sanitaria. I cinque milioni messi a disposizione basteranno quindi solo per 550 persone. È chiaro che non si può affrontare un’emergenza, come viene chiamata, con risorse così limitate.

È su Lampedusa che possiamo parlare di emergenza, no nel resto d'Italia.

Abbiamo un’isola che può ospitare massimo 350 persone e ogni giorno, invece, ce ne sono in media 1400. È Lampedusa che bisogna supportare con strumenti speciali. Le persone devono essere spostate dall’isola, che è dotata di un porto e un aeroporto, e distribuite anche nelle altre regioni. Dall’inizio del 2023 sono stati diffusi due decreti riguardanti la gestione del flusso dei migranti; se oggi si dichiara lo stato di emergenza significa che l’obiettivo di quei decreti è fallito.

Credo che si debba valutare con molta attenzione se occorrono degli strumenti straordinari, o se non si debbano mettere in atto una serie di azioni ulteriori rispetto a quelle già in atto, per lo sgombero di Lampedusa e rafforzare e ampliare il piano di accoglienza nelle diverse regioni italiane.

Le questioni vere in Italia sono tre: prima tra tutte il rafforzamento del sistema di accoglienza, poi l’emanazione di una legge speciale per Lampedusa e infine l’investimento in progetti di cooperazione allo sviluppo nell’Africa subsahariana.

In Italia ci sono 150mila rifugiati e 60mila richiedenti asilo. Il nostro sistema di accoglienza è tarato su circa 100mila posti, oggi circa 85 sono occupati. Per ogni mille abitanti ci sono due rifugiati e un richiedente asilo, quindi non bisogna dare la percezione che i migranti, i rifugiati che stanno arrivando sono un problema emergenziale. 

Piuttosto il modello di accoglienza va rafforzato superando anche il modello del Cas a favore di un sistema unico Sai in grado di fare accoglienza e promozione sociale sui territori affinché le persone diventino autonome. Ma questo è possibile solo attraverso i comuni che accolgono. In Italia sono solo circa 1800 i comuni coinvolti nelle rete Sai a fronte di poco meno di 8mila. Quindi per rafforzare il sistema di accoglienza c’è anche bisogno che aderiscano più comuni. E ricordiamo che le persone che arrivano sono giovani, capaci, hanno fatto un viaggio complessissimo e possono essere ben inserite nel piano scolastico o di formazione professionale del territorio. 

Ripeto che quella che viviamo non è un’emergenza, ed è importante che anche l’opinione pubblica lo capisca. L’immigrazione è un fenomeno strutturale e l’Italia deve dotarsi di un sistema degno di un Paese in cui vivono 60 milioni di persone e che tuteli il diritto d’asilo, sancito dall’articolo 10 della nostra costituzione.

 

Sull'immigrazione lo stato di emergenza costa più dell’accoglienza (12/04/2023) - Vita.it

 

 

 

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