Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 04.09

CR Pianeta Migranti. Le richieste Tavolo Asilo profughi dell’Afghanistan

47 associazioni del Tavolo Asilo chiedono all’Italia e all’Europa un doveroso esercizio di responsabilità verso gli afgani in fuga.

| Scritto da Redazione
CR Pianeta Migranti. Le richieste Tavolo Asilo  profughi dell’Afghanistan

Cremona Pianeta Migranti. Le richieste del Tavolo Asilo per i profughi dell’Afghanistan

47 associazioni del Tavolo Asilo chiedono all’Italia e all’Europa un doveroso esercizio di responsabilità verso gli afgani in fuga.

La situazione in Afghanistan, dopo la partenza degli americani e alleati, resta ancor più tesa. Già nei primi sei mesi del 2021 un’escalation di violenza ha provocato più di 1600 civili uccisi e oltre 3500 feriti, per lo più donne, ragazze e bambini (dati UNAMA). Decine di migliaia di profughi si sono aggiunti agli oltre 5 milioni di sfollati interni già presenti nel paese (OIM).

La recente evacuazione di civili dall’aeroporto di Kabul ha messo in salvo migliaia di persone, ma ne ha lasciate indietro molte di più. La violenza si abbatte sulla popolazione, già colpita da una situazione economica disastroso, con quasi 11 milioni di afghani in uno stato di grave crisi alimentare già prima della ritirata americana.

In questo contesto l’UE, i suoi Paesi membri, che hanno una significativa parte di responsabilità, devono mettere in campo iniziative all’altezza della tragedia in atto.

Fino ad oggi, il 90% dei 5 milioni di afghani costretti a lasciare il Paese sono sati accolti dal Pakistan e dai paesi limitrofi. Nell’UE, negli ultimi dieci anni, sono state presentate meno di 700.000 richieste di asilo. Sono dunque inaccettabili le conclusioni del Consiglio UE dei Ministri degli Interni, che escludono un impegno degli Stati Membri ad accogliere i cittadini afghani in fuga, ribadendo la priorità di proteggere i confini esterni.

Occorre invece attuare un ampio programma di trasferimenti/ricollocamenti dei cittadini afgani anche dai paesi di transito, in attuazione dell’art. 78 paragrafo 3 del TFUE e del principio di solidarietà ed equa ripartizione delle responsabilità sancito dall’art. 80 dello stesso TFUE.

I Paesi come Turchia e i paesi balcanici non UE in cui molti afghani si trovano bloccati, non possono essere considerati sicuri per ottenere il diritto di asilo e un livello adeguato di protezione. Inoltre, i cittadini afghani non devono essere rimpatriati.

Va posta particolare attenzione alla situazione della Grecia, dove attualmente migliaia di afghani sono bloccati in condizioni precarie.

L’Europa deve attivare la Direttiva n. 55/2001/CE, che contiene elementi e indicazioni utili alla crisi in atto: la possibilità di adottare un ampio piano di evacuazione concordato a livello europeo con ripartizione equa dell’accoglienza concordata tra gli Stati, tenendo conto dei legami significativi delle persone con un dato paese della UE. La possibilità di accedere a risorse europee e di poter rilasciare un titolo di soggiorno per protezione temporanea.

Queste sono solo alcune delle richieste che il Tavolo Asilo ha rivolto all’Italia e all’Europa riportate nel dettaglio nel sito https://www.asgi.it/asilo-e-protezione-internazionale/afghanistan-proposte-tavolo-asilo-immigrazione/

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Fanno parte del Tavolo nazionale Asilo e immigrazione:

A Buon Diritto, ACLI, ActionAid, Amnesty International Italia, ARCI, ASGI, Avvocato di Strada, Caritas Italiana, Centro Astalli, CGIL, CIES, CNCA, Comunità Papa Giovanni XXIII, CONNGI, Emergency, Europasilo, Focus-Casa dei Diritti Sociali, Fondazione Migrantes, Intersos, Legambiente, Medici del Mondo Italia, Medici per i Diritti Umani, Movimento Italiani Senza Cittadinanza, Oxfam Italia, Refugees Welcome Italia, Save the Children, Senza Confine, SIMM e inoltre AOI, CINI, LINK2007, Rete Rivolti ai Balcani, Campagna Io Accolgo, Campagna Ero Straniero e ADL Zavidovici Onlus, Amici padre Damarco di Sarzana, Associazione Nessun Luogo è Lontano, Associazione per la Pace di Padova, Babelia & C, GREI250, FNSI, Lungo la rotta balcanica, Ospiti in arrivo, Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, Progetto Melting pot Europa, SOS Diritti Venezia, Spazio condiviso ASD

 

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