Cr.Definite le soglie di compartecipazione al costo dei servizi comunali
Approvazione delle soglie di compartecipazione al costo dei servizi in applicazione al Regolamento unitario per l’accesso ai servizi sociali comunali.
Con l’approvazione delle soglie per la compartecipazione al costo dei servizi, in applicazione di quanto stabilito dal regolamento unitario per l’accesso ai servizi sociali comunali- Art.39, il Comune di Cremona affronta il tema delle disuguaglianze nell'accesso ai servizi sociali e intraprende la strada di una regolamentazione unitaria a garanzia di equità.
Il risultato è frutto di un percorso condiviso e realizzato con il coinvolgimento costante della commissione consiliare, le associazioni delle famiglie e i Sindacati che periodicamente hanno contribuito all’analisi e alla definizione sia del Regolamento sia delle soglie; il percorso ha visto inoltre la supervisione della dott. Maria Bezze, ricercatrice presso Fondazione "E. Zancan" di Padova
Alla base del progetto c'è la convinzione che sia necessario assumere orientamenti condivisi per realizzare una regolamentazione omogenea per i servizi comunali e perseguire gli obiettivi di equità, trasparenza e certezza dei percorsi di accesso. La creazione di infrastrutture normative - come appunto il regolamento che trova esplicitazione nelle soglie di compartecipazione, - è condizione necessaria per arrivare a un sistema integrato realmente in grado di dare risposte eque e giuste. È, questo, un passaggio fondamentale del percorso di ridefinizione in chiave unitaria dell'accesso al sistema integrato, ossia un sistema che sia in grado di garantire l'effettiva presa in carico dei bisogni da parte dei servizi e l'adempimento degli obblighi informativi e di comunicazione che rappresentano una condizione necessaria alla reale accessibilità. La realizzazione di percorsi di accesso orientati a una crescente equità può favorire la parità di trattamento alle persone destinatarie dei servizi.
L’applicazione delle soglie richiede il monitoraggio relativo all’impatto che i nuovi criteri di accesso determineranno sia in riferimento alla popolazione già in carico ai servizi sociali comunale sia ai nuovi accessi.
La proposta che entra in vigore a seguito del Consiglio comunale di ieri contiene, per la maggior parte dei servizi e interventi, fasce di esenzione sino a isee uguali o inferiori a 6.072.00 corrispondenti alla condizione economica dei cittadini che beneficiano dell’assegno di vecchiaia;’ quindi considerata una fascia di compartecipazione lineare compresa tra i 6.072.00 e i 35.000,00 euro Isee.
Il calcolo inoltre dei redditi non soggetti ad Irpef, viene considerato in modo differenziato nelle tipologie di servizio domiciliare, semiresidenziale e residenziale, tenuto conto dei differenti oggettivi carichi assistenziali che coinvolgono le famiglie.
Ulteriore caratteristica dei nuovi criteri di accesso è la presenza di elementi più selettivi per la valutazione dell’assistenza economica, nelle diverse tipologie indicate dal Regolamento, e il maggiore investimento comunale nella produzione di servizi.
Particolare attenzione viene inoltre mantenuta a tutela delle condizioni di particolare fragilità quali ad esempio minori con provvedimento dell’Autorità giudiziaria, persone e nuclei famigliari con presenza di componenti non autosufficienti.
Conferenza stampa Comune di Cremona 8 febbraio 2011
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IL DOCUMENTO DI DETERMINAZIONE DELLE SOGLIE PER L’ACCESSO AI SERVIZI DI CUI ALL’ART. 16 DEL REGOLAMENTO UNITARIO DELL’ACCESSO AI SERVIZI SOCIALE COMUNALI
E' DISPONIBILE SUL SITO DEL COMUNE DI CREMONA
2011-02-08