Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 05.50

Crema Coti Zelati propone un ordine del giorno sull’acqua pubblica

E’ necessario rispettare la volontà popolare espressa per via referendaria

| Scritto da Redazione
Crema Coti Zelati propone un ordine del giorno sull’acqua pubblica

​Il sottoscritto Emanuele Coti Zelati consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà chiede, in considerazione di quanto sta avvenendo nella VIII Commissione, ambiente territorio e infrastrutture, della Camera dei Deputati circa l’affidamento della gestione dell’acqua, che venga iscritto al prossimo consiglio comunale il seguente o.d.g. nella convinzione che il rispetto totale della volontà popolare espressa per via referendaria sia, a prescindere dall’orientamento politico e dal personale accordo con l’esito del referendum stesso, un superiore e comune interesse oltre che un principio costituzionalmente sancito.

Il sottoscritto Emanuele Coti Zelati richiede inoltre, data l’urgenza dell’azione da intraprendere, che venga avanzata la richiesta alla conferenza dei capigruppo affinché l’OdG in oggetto possa essere discusso senza attendere i consueti tempi procedurali.

dott. Emanuele Coti Zelati Consigliere Comunale di Sinistra Ecologia libertà

Il testo dell’ordine del giorno.

Oggetto​: si rispetti il risultato referendario e non ci sia incertezza sulla gestione totalmente e

veramente pubblica dell’acqua

PREMESSO CHE

● il referendum del 2011 ha sancito il maniera assolutamente chiara la volontà popolare di una gestione totalmente pubblica dell’acqua

● questa amministrazione ha effettivamente perseguito tale vincolante indicazione dei cittadini

● questa amministrazione da sempre si è chiaramente espressa nel senso di una gestione pubblica dell’acqua da realizzarsi attraverso società pubbliche o di controllo pubblico

CONSIDERATO CHE

● ad opera di Sinistra Ecologia Libertà e M5S, con l’iniziale sostegno di una parte dei deputati del PD, è stato presentato un disegno di legge che dava effettivamente corpo alla volontà popolare di gestione pubblica dell’acqua

● che tale affermazione positiva, in particolare, è da rintracciarsi nell’art. 6 del disegno di legge che prescrive l’affidamento del servizio idrico solo a enti di diritto pubblico pienamente controllati dallo Stato

● tale disegno di legge è al vaglio della VIII Commissione, ambiente territorio e infrastrutture, della Camera dei Deputati

● nei giorni a partire dall’8 marzo 2016 i deputati e le deputate della Commissione che aderiscono alla maggioranza di governo, contraddicendo se stessi, hanno voluto stralciare l’articolo 6 aprendo di fatto la possibilità di gestione dell’acqua anche a soggetti privati e di fatto contraddicendo il risultato del referendum e la volontà popolare che mai si era espressa in modo così forte e netto

Il Consiglio Comunale di Crema

DELIBERA

● di manifestare al Governo, ai deputati della Camera e del Senato la propria contrarietà all’introduzione, anche solo in via parziale, della possibilità per soggetti privati di qualsivoglia forma di gestione dell’acqua e del ciclo idrico

● di richiamare il Governo affinché rispetti assolutamente il risultato del referendum del 2011 facendo in modo che solo ed esclusivamente soggetti pubblici o a controllo pubblico siano autorizzati alla gestione dell’acqua

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