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Crema Festival dei diritti, anche l’esperienza di coprogettazione si racconta

Al via domani, giovedì 3 dicembre, la quattordicesima edizione del Festival dei diritti. Saranno tre gli appuntamenti dedicati all’esperienza di coprogettazione tra ats Impronte sociali e Comune di Crema

| Scritto da Redazione
Crema Festival dei diritti, anche l’esperienza di coprogettazione si racconta Crema Festival dei diritti, anche l’esperienza di coprogettazione si racconta

Crema Festival dei diritti, anche l’esperienza di coprogettazione si racconta

Al via domani, giovedì 3 dicembre, la quattordicesima edizione del Festival dei diritti. Saranno tre gli appuntamenti dedicati all’esperienza di coprogettazione tra ats Impronte sociali e Comune di Crema 

Crema, 2 dicembre 2020 – Sta per partire anche a Crema, da domani, giovedì 3, fino a domenica 13 dicembre, la quattordicesima edizione del Festival dei diritti, organizzata dal Csv (Centro servizi volontariato) Lombardia sud. Sarà dedicata al tema della cura. Saranno diversi i punti di vista esaminati attraverso le testimonianze e le storie per far emergere la valenza educativa, ovvero l’importanza della cura nella salute e nelle relazioni.

Tra le realtà coinvolte nell’elaborazione degli eventi, che verranno trasmessi online, vi è anche l’ats Impronte sociali in coprogettazione con il Comune di Crema. Saranno tre gli appuntamenti dedicati ai programmi dell’esperienza di coprogettazione. Si comincia venerdì 4 dicembre alle ore 21 con ‘La cura delle famiglie nell’esperienza della demenza’, organizzato da Comune di Crema in collaborazione con Aima (Associazione italiana malattia di Alzheimer), associazione Argilla, servizi sociali di Soncino, Fondazione Brunenghi, Fondazione Benefattori Cremaschi. L’iniziativa fa parte del progetto Crema città amica dell’Alzheimer. “L’obiettivo – spiega la community maker Michela Oleotti è raccontare alcune esperienze di cura del nostro territorio dedicate a chi si prende cura dei propri cari quotidianamente”. Crema, Castelleone e Soncino racconteranno i loro percorsi per “aiutare gli operatori sociali ad intercettare i bisogni inespressi dei familiari di persone con demenza, spesso coperti dalla vergogna”. Impegnata da questo punto di vista dal 2019 con un progetto dedicato, la città di Crema sta portando avanti progetti di formazione, non solo rivolti al personale socio sanitario, ma anche ai vari operatori di prossimità. “L’idea, in collaborazione con Fondazione Benefattori Cremaschi, è quella di costruire una Cittadella della demenza, un luogo aperto in cui la patologia venga vissuta con normalità, lontana dall’isolamento, rimanendo in contatto con altre realtà”.    

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