Cremona Alle minacce della Lega risponde Andrea Virgilio (PD)
“Con la Lega al governo la tavola della Pace troverà le porte chiuse del Comune”. Così esordiscono i vertici della Lega Nord di Cremona.
Minacce che immagino suscitino grande apprensione per tutti i componenti del Tavolo, minacce spesso indirizzate a cancellare qualcosa o qualcuno: l’attuale giunta, il migrante, alcune associazioni, la tavola della Pace, il cuscus dalle mense scolastiche, persino la stampa locale ha avuto i suoi richiami.
Per adesso la sola certezza è che la Lega è riuscita a cancellare i 49 milioni di euro di rimborsi elettorali e a Cremona il cuscus; più complicato spazzare via la dignità delle persone e quella parte di società che quotidianamente reagisce alle loro provocazioni.
Ma il punto non sono queste dichiarazioni ripetute fino alla noia, la cosa grave e pericolosa è che la Lega a Cremona dice solo questo. Non ha in testa un neurone in grado di ribellarsi, di promuovere una secessione in questo caso lungimirante e di pensare ad altro: lo sviluppo della città, la valorizzazione delle nostre filiere, le problematiche dei nostri pendolari che la loro giunta regionale ha si in questo caso cancellato e omesso, la situazione delle Aler che loro gestiscono da decenni, l’assenza di iniziativa verso i nodi strutturali del sud Lombardia.
La pericolosità di una classe dirigente locale impreparata è tutta qui, nella chiacchiera distruttiva e nella completa assenza di un'idea di città.