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Cremona antica. Ricerca e scoperta di una città dalla storia millenaria: appuntamento venerdì 21 febbraio in Sala Puerari

Se ne parlerà con l’archeologo Gianluca Mete, responsabile di scavi e ricerche, consulente didattico scientifico per Musei, curatore di Mostre e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative.

| Scritto da Redazione
Cremona antica. Ricerca e scoperta di una città dalla storia millenaria: appuntamento venerdì 21 febbraio in Sala Puerari

Cremona, 18 febbraio 2020 - Cremona, città antica, emerge dal suo passato riportandoci, grazie anche all’archeologia, una storia dimenticata e molto spesso cancellata. I lavori di scavo in Piazza Marconi ci hanno restituito una parte della città romana, così come gli scavi per la realizzazione del tratto di metanodotto Cremona-Sergnano hanno costituito un’occasione importante di conoscenza storica. Più recentemente lavori in via Palestro e in via Spalato hanno portato alla luce l’antica rete fognaria e le mura della città fortificata e in via Radaelli, vicino a piazza Lodi, durante gli scavi del teleriscaldamento, è stata ritrovata una strada post medievale. Scoperte apparentemente casuali che danno il via a ricerche più approfondite che andranno ad arricchire la conoscenza della mappa di Cremona antica.

Ne parlerà l’archeologo Gianluca Mete nel prossimo incontro di venerdì 21 febbraio alle ore 16,30 in sala Puerari dal titolo Cremona antica. Ricerca e scoperta di una città dalla storia millenaria organizzato dalla associazione Gli ex dell’Aselli.  L'intervento, proiettato nel passato, a partire dalla fondazione romana della città del 218 a.C., intende ricostruire l'aspetto e la storia di Cremona romana, tra evoluzioni, scoperte e interrogativi ancora aperti. Un percorso che prenderà le mosse dalle fonti, siano esse storiche, letterarie, geografiche e archeologiche, per presentare gli ultimi dati della ricerca scientifica sulla città in età antica. 

Gianluca Mete si occupa da anni di ricerca, in particolar modo legata ad aspetti topografici ed urbanistici, con particolare attenzione a Cremona e il suo territorio. Collabora con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e con Università, come quella di Bologna. Responsabile di scavi e ricerche, consulente didattico scientifico per Musei, curatore di Mostre, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative. Attualmente riveste anche l’incarico di direttore del Museo Archeologico Civico Laus Pompeia di Lodi Vecchio.

L’ingresso è libero.

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