Cremona Appello a Galimberti. Sono un sarta: fatemi lavorare!!
Egregio sindaco Galimberti, sono una sarta, ho una piccola attività di riparazione che come tanti ha sofferto di questo anno di restrizioni. Siamo ancora in zona rossa.
Eppure l’anno scorso uniti da questo nemico comune da affrontare, in questo periodo, eravamo chiusi con le nostre attività, ma non si vedevano auto circolare, né persone passeggiare per strada con la mascherina abbassata. Molte attività come l’abbiglia - mento sono nuovamente chiuse, ma se si rompe una cerniera, o si deve riparare un danno, c’è da dare almeno la possibilità di fare questo. Ristoranti chiusi, ma si può asportare, bar con il permesso di vendere, purché si consumi fuori e distanziati (in pochi lo fanno).
Teatri, cinema... Chiusi. Tutto per fermare quanto prima questa pandemia e tornare il prima possibile alla normalità. Ma se poi succede questo, parchi aperti per i bambini, che si ammucchiano senza mascherina.
I pesanti sacrifici di noi piccoli artigiani, imprenditori vengono vanificati da «la voglia di libertà» e la mancanza di controlli di chi, probabilmente, non sa cosa vuol dire avere la propria attività e l’unica fonte del proprio reddito azzerati. Chiedo di poter ricevere i clienti il tempo necessario per ritirare il capo da aggiustare, di poter svolgere il mio lavoro che mi consente di pagare l’affitto e comprare del cibo... niente di più di poter lavorare per sopravvivere, con tutta la cautela e le dovute precauzioni. Lei, signor sindaco, è stato scelto per tutelare tutti i suoi cittadini ed elettori. Allora lo faccia. violakaci80@gmail.com
