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Cremona Attilio Barbieri morì durante una raffica incrociata di colpi di Igor Paulinich

Gentile direttore, leggendo con interesse la lettera pubblicata sul suo giornale a firma del signor Ennio Serventi in memoria di Attilio Barbieri, un giovanissimo studente caduto per la libertà presso la chiesa di S.Luca il 26aprile 1945, mi sento di aggiungere qualche dato storico.

| Scritto da Redazione
Cremona Attilio Barbieri  morì durante una raffica incrociata di colpi di Igor Paulinich

Cremona Attilio Barbieri  morì durante una raffica incrociata di colpi di Igor Paulinich

Gentile direttore, leggendo con interesse la lettera pubblicata sul suo giornale a firma del signor Ennio Serventi in memoria di Attilio Barbieri, un giovanissimo studente caduto per la libertà presso la chiesa di S.Luca il 26aprile 1945, mi sento di aggiungere qualche dato storico.

Esiste un pieghevole, edito a cura della tipo-lito Pedroni presumibilmente l'estate stessa, sul quale sono riportati, oltre al commosso ricordo dei genitori (il padre era ingegnere), gli interventi del caposquadra Ten. Antonio Zangrandi,  della dottoressa Felicetta Priori Bariola (dal Fronte Democratico, organo del CLN di Cremona),entrambi del 30 aprile 1945 e la trascrizione della commemorazione radiofonica a cura del prof. Danilo Zanacchi  che andò in onda il14 maggio di quello stesso anno.

Sappiamo che Attilio nacque il 26 agosto1928,che era figlio unico, che studiava al liceo classico ed era appassionato di numerosi sport. Affrontò solo dopo attento esame ma infine senza dubbi la decisione di scendere in battaglia, e questo in quella che i genitori chiamano «l’ardente vigilia».

Era il più giovane caduto iscritto al Partito d’Azione(Zanacchi). Ilpomeriggiodel26 aprile, alle ore 15,30(la notizia è riferita da Zangrandi) la squadra partì per la stazione ferroviaria con l’obiettivo di disarmare delle truppe tedesche. Attilio, inesperto nell’uso delle armi e probabilmente alla sua prima missione, restò sempre al fianco del suo capo.

Lo squilibrio di forze tra i nostri connazionali e i teutonici era talmente forte che quando intervennero gli autocarri con le mitragliatrici la piccola squadra fu costretta a ripiegare; all'altezza di S. Luca ,dopo una raffica incrociata di colpi, rimasero sul selciato, oltre a Barbieri, Danilo De Marchi, operaio,e Bernardino Zelioli, studente; Barbieri aveva sedici anni, gli altri due diciotto. Riferisce la Priori Bariola che Attilio fu portato in ospedale dove morì dopo due ore di operazione. Rimane negli scritti di tutti coloro c e l’hanno commemorato nel pieghevole (cinque persone più una sesta riportata solo con le iniziali) la sensazione che, pur a pochi giorni di distanza dalla Liberazione, quel25aprile sia stato percepito veramente come il giorno della svolta, cosa che all' epoca non veniva data così per scontata. Non ho a disposizione, al momento, documenti in più sui compagni di lotta caduti con Barbieri, né tantomeno riesco ad immaginare se esistano, italiani o tedeschi che siano ,verbali dei fatti.

Igor Paulinich Cremona

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