Alla presentazione in Sala Puerari (di cui allego una foto) sono intervenuti, oltre al Sindaco, don Gianluca Gaiardi (Responsabile Beni Culturali della Diocesi di Cremona), Mario Marubbi (Conservatore Pinacoteca di Cremona) e Maurizia Quaglia e Ruggero Carletti (Dirigenti Comune di Cremona che hanno seguito l’intervento).
“Continuiamo ad investire in modo significativo e collegiale in cultura perché per noi è volano di sviluppo e di economia. Rilanciamo le istituzioni culturali in città, tra cui il nostro sistema museale. Per farlo investiamo in interventi strutturali, progetti e innovazione. I musei, infatti, devono essere luoghi vivi e luoghi in cui una città cresce culturalmente. Quale idea sta sotto la Sala del Platina? Che c’è un patrimonio che per questioni strutturali è stato tenuto nascosto e che viene rimesso alla luce e restituito alla città, agli occhi, alle testa e al cuore dei cittadini. Significa ridire che una novità di cultura sa generare novità di cultura. L’Armadio del Platina è stato uno dei primi dossier sulla mia scrivania quando mi sono insediato come Sindaco perché l’Armadio del Platina si stava oggettivamente rovinando. In sinergia con il Capitolo e la Soprintendenza, abbiamo studiato, analizzato i dati, progettato, trovato risorse e siamo intervenuti dando una soluzione ad un problema che durava da troppo tempo. Una soluzione che consente di valorizzare l’Armadio e le opere lignee non più esposte e che genera proposte culturali di animazione e di turismo. A partire da questa sala e da un’altra mostra che inaugureremo il 1 dicembre in Sala della Colonne, poi, proseguiamo, dopo l’evento in Cattedrale sul Caravaggio restaurato, il racconto del messaggio delle nostre opere d’arte con un incontro del nostro Vescovo Antonio sulla natività, prezioso dono di Natale alla cittadinanza”.