Il giardino di palazzo Grasselli si è aperto ai bambini. ‘Un gesto simbolico ed importante per tutta la città - ha detto il sindaco Gianluca Galimberti - Riconsegnando ai bambini questo giardino incantato, chiediamo loro di insegnarci ad avere più speranza”. Presente anche Barbara Manfredini, assessore alla Città vivibile e alla Rigenerazione urbana. L’iniziativa è stata organizzata dal Comune di Cremona e da Archeocremona, associazione di volontariato che ha in affidamento il parco del palazzo. Fiabe e canzoni per bambini, una Ave Maria cantata dal soprano Aiako Aikawa, un laboratorio di origami e soprattutto la visita guidata al giardino hanno animato il pomeriggio nello splendido palazzo di via XX settembre, acquisito dal Comune nel 2007 per lascito testamentario degli ultimi discendenti della famiglia e tolto dal piano delle alienazioni dalla giunta Galimberti.
La storia del palazzo
L’acquisizione di Palazzo Magio-Grasselli da parte del Comune di Cremona è avvenuta nel 2007 per lascito testamentario degli ultimi discendenti della famiglia Grasselli.
Il Palazzo ha una storia molto antica: infatti, già nel Quattrocento, è presente come dimora dei Magio e nella Planimetria della città di Cremona di Antonio Campi (1583) è possibile individuarlo vicino alla Contrada San Gallo.
Nel Seicento la struttura viene ‘rinnovata’ a cura dell’architetto Pescaroli e tra gli interventi potrebbe già essere stata compresa la realizzazione di un primo giardino, a sottolineare l’accresciuto status della famiglia.
Gli ampliamenti trovano riscontro nella mappa di Cremona del 1760. L’attuale impianto Ottocentesco è invece dovuto ai nuovi proprietari (1873) Antonio e Giulio figli di Annibale Grasselli.
Il giardino
Il giardino, non visibile dalla strada, presenta le caratteristiche del giardino segreto. Ha la tipica divisione in due parti: il roseto nel cortile d’onore e il ‘bosco’, oltre una notevole cancellata, caratterizzato da piccole variazioni altimetriche. Gli alberi più imponenti sono un platano secolare nella parte più alta e un faggio lungo il perimetro.
