Venerdì, 17 maggio 2024 - ore 11.00

Cremona I lavoratori della Maschio (ex Feraboli) in sciopero di solidarietà con i colleghi di Reggio Emilia

Venerdì 8 luglio 2016, dalle ore 10.00 alle ore 11.00, presso il piazzale dello stabilimento Maschio Fienagione (ex Feraboli) di Cremona, in via Bredina 2, si è tenuto lo sciopero con assemblea dei lavoratori Maschio in solidarietà con i colleghi di Reggio Emilia a cui é stato comunicato la chiusura dell'azienda e il trasferimento a 300 km presso lo stabilimento di Morsano (Friuli).

| Scritto da Redazione
Cremona I lavoratori della Maschio (ex Feraboli) in sciopero di solidarietà con i colleghi di Reggio Emilia Cremona I lavoratori della Maschio (ex Feraboli) in sciopero di solidarietà con i colleghi di Reggio Emilia Cremona I lavoratori della Maschio (ex Feraboli) in sciopero di solidarietà con i colleghi di Reggio Emilia

Era presente una delegazione dei lavoratori dello stabilimento Maschio Gaspardo di Reggio Emilia che hanno avuto  modo di informare sulla grave decisione del Gruppo, sulle conseguenze per i lavoratori e sulle iniziative sindacali che hanno messo in campo per difendere il loro posto di lavoro.

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Il Comunicato dei Lavoratori di Reggio Emilia

Il 30 giugno la Direzione del GRUPPO MASCHIO GASPARDO, ha comunicato alle rappresentanze sindacali dei lavoratori di Reggio Emilia la decisione di chiudere lo stabilimento e di trasferire le produzioni in quello di Morsano.

Il sindacato e i lavoratori di Reggio Emilia hanno immediatamente dichiarato lo sciopero ad oltranza e convocato l’assemblea permanente e il presidio dello stabilimento.

Questo fatto è gravissimo perché lascia senza futuro 40 famiglie in un area con poche opportunità d’impiego e dimostra, una volta di più che, gli errori commessi dal sistema economico, li vogliono far pagare sempre ai lavoratori.

Dobbiamo considerare però anche un altro aspetto di questa drammatica vicenda: durante l’incontro del 16 giugno, avevamo insistentemente chiesto di discutere della prospettiva dello stabilimento di Reggio Emilia ma la direzione, si era rifiutata di affrontare l’argomento, dichiarando che nessuna decisione era stata presa.

In quella sede avevamo definito che qualsiasi ulteriore valutazione, sarebbe stata discussa con il coordinamento al prossimo incontro previsto per il 20 luglio perché, da parte nostra è fondamentale che nessuno venga lasciato da solo.

La Maschio Gaspardo in solo 14 giorni ha deciso e ha proceduto come l’anno scorso: senza nessun preavviso, assistita dallo stesso gruppo di Avvocati che ha gestito la ristrutturazione occupazionale nel 2015, ha dato il “ben servito” ai lavoratori di Reggio.

Cambiano gli uomini ma i metodi restano gli stessi!

Questo modo di agire da parte dell’impresa, non può lasciare tranquillo nessuno, anche gli stabilimenti che oggi sono favoriti, potrebbero in un prossimo futuro subire trattamenti analoghi.

Il Coordinamento del Gruppo Maschio Gaspardo ribadisce la richiesta di salvaguardare l'occupazione di tutti i punti produttivi come già espresso nel precedente comunicato, respinge con forza l’ipotesi della chiusura della fabbrica e chiede l’immediata convocazione del tavolo di Gruppo per discutere in quella sede delle soluzioni alternative.

Coordinamento Maschio Gaspardo

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