Martedì, 30 aprile 2024 - ore 17.07

Cremona . I misteri dei rifiuti Duro attacco del M5S

Il ruolo delle minoranze è relegato a quello di presenza fastidiosa da escludere e da mettere nell'impossibilità di nuocere

| Scritto da Redazione
Cremona . I misteri dei rifiuti Duro attacco del M5S

Sono quasi due mesi che il Consiglio Comunale di Cremona non viene convocato e il MoVimento 5 Stelle Cremona inizia a chiedersi se anche nella nostra città si stiano facendo le prove generali del renzismo, una dittatura ipocritamente non dichiarata in cui il ruolo delle minoranze è relegato a quello di presenza fastidiosa da escludere e da mettere nell'impossibilità di nuocere ai giochi di potere abilmente orchestrati da chi governa.

Un cenno di vita dell'amministrazione cremonese ci è arrivato dalla risposta scritta dell'assessore Alessia Manfredini (è lei o non è lei? Ci pare ben diversa dalla "pasionaria" che si batteva per lo spegnimento dell'inceneritore quando sedeva sui banchi della minoranza) alla nostra interrogazione sulla gestione dei rifiuti a Cremona.

A fronte di un giudizio complessivo di ampia insoddisfazione rispetto ai quesiti posti, rileviamo un solo dato positivo: con buona pace di chi continua imperterrito le sue battaglie di retroguardia e sostiene che la raccolta differenziata fa aumentare i costi di gestione dei rifiuti, è stato messo nero su bianco che anche a Cremona, dove il porta a porta è ancora lontano dall'aver attecchito a dovere, il saldo tra entrate e uscite della differenziata è positivo! Infatti, nei primi sei mesi dell'anno in corso, i ricavi per la vendita dei rifiuti differenziati ai vari Consorzi di recupero e riciclo sono stati di circa 380mila euro, mentre i costi per la gestione della differenziata sono stati di circa 229mila euro, con un bilancio in attivo di circa 151mila euro, oltre 300mila euro su base annua. E senza tener conto di altre ricadute sociali positive, come l'aumento dei posti di lavoro per garantire il servizio.

Dopo questa buona notizia, iniziano i misteri, sempre se la matematica non è un'opinione... In un documento della segreteria cittadina del PD del dicembre scorso, venivano forniti questi dati: produzione annua di rifiuti a Cremona pari a circa 38mila tonnellate, raccolta differenziata pari a circa 17mila tonnellate (47%), indifferenziata pari a circa 21mila tonnellate (53%). Adesso l'assessore Alessia Manfredini ci informa che la raccolta differenziata è aumentata a circa il 53%, quindi dovrebbe essere l'indifferenziata ad essere passata al 47%, con inversione delle quote relative alle tonnellate di rifiuti nei due flussi. Allora, dato che la differenziata nel 2014 dovrebbe raggiungere le 21mila tonnellate, perché nel documento che ci ha consegnato i ricavi nei primi sei mesi dell'anno dalla vendita dei rifiuti differenziati riguardano un totale di circa 5.500 tonnellate, 11mila tonnellate in proiezione annuale? Che fine fanno le 10mila tonnellate di rifiuti differenziati che mancano all'appello?

E ancora: considerata la significativa diminuzione dei rifiuti indifferenziati che vengono avviati a smaltimento tramite incenerimento e l'altrettanto significativa diminuzione delle ceneri prodotte da avviare alla discarica, con un sostanzioso risparmio rispetto ai costi di conferimento, perché tale risparmio non si traduce in un risparmio sulle tariffe da applicare per la gestione dei rifiuti, anzi si è verificato un aumento abnorme soprattutto nei confronti delle attività imprenditoriali, che ha suscitato le vivaci e giustificate proteste delle associazioni di categoria di artigiani e commercianti?

Inoltre, purtroppo, la raccolta differenziata a Cremona non prende piede come dovrebbe e la tariffa puntuale sembra una chimera irragiungibile. L'assessore ci parla genericamente di un tavolo di confronto che verrà avviato a settembre, senza specificare a chi verrà aperto. Anche in questo caso le minoranze verranno messe da parte?

M5S Cremona

 

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