Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 14.17

Cremona Le ragioni dello sciopero del 16 dicembre | Pedretti (Cgil), Soncini (Uil)

Lo sciopero del 16/12 nasce da diverse motivazioni e non solo da una valutazione sulla manovra di bilancio che comunque non ci convince

| Scritto da Redazione
Cremona Le ragioni dello sciopero del 16 dicembre | Pedretti (Cgil), Soncini (Uil) Cremona Le ragioni dello sciopero del 16 dicembre | Pedretti (Cgil), Soncini (Uil)

Cremona Le ragioni dello sciopero del 16 dicembre | Pedretti (Cgil), Soncini (Uil)

 Egregio direttore, lo sciopero di giovedì prossimo nasce da diverse motivazioni e non solo da una valutazione sulla manovra di bilancio, che comunque non ci convince in alcune parti come il fisco ma che contiene sicuramente degli aspetti positivi anche frutto della nostra iniziativa e delle nostre piattaforme unitarie.

 Su questioni fondamentali riteniamo che il Governo non abbia dato le risposte che ci aspettavamo.

 La difficile situazione che sta affrontando il Paese richiede una manovra di Bilancio e misure più incisive a favore di chi, nella crisi pandemica è rimasto indietro e avrebbe bisogno di risposte immediate.

 Da inizio pandemia da parte del Governo sono stati dati 170 miliardi di euro alle imprese, mentre per tagliare l’Ir p ef mentre ce ne sono solo 7 miliardi e vengono redistribuiti al contrario dando maggiori benefici ai redditi alti. Anche l’1,5 miliardi per la riduzione dei contributi non è strutturale ma una tantum per l’anno 2022.

 Nel Nostro Paese non va tutto bene, siamo un Paese dove si licenzia tramite mail o con un sms mentre stiamo ancora aspettando il decreto legge sulle delocalizzazioni, giornalmente ci confrontiamo con tantissime persone (cittadini, lavoratori, pensionati), e registriamo tanto disagio e tanta povertà.

 Lo sciopero vuole raccontare una storia diversa, una storia che riguarda i giovani, le donne i precari.

 L’occupazione generata in questo periodo è infatti in maggioranza precaria e sta emergendo una grande tema salariale soprattutto dei giovani e delle donne. Per loro devono essere potenziate le politiche pubbliche per incrociare domanda e offerta di lavoro, le riforme collegate al Pnrr devono garantire un modello di welfare che riduca le disuguaglianze ma servono anche politiche industriali e un’idea di paese per governare i cambiamenti generati dalle transizioni ambientali e digitali. Restano aperte tutte le rivendicazioni sulla previdenza.

Parliamo di pensioni di garanzia per i giovani, di risorse su opzione donna e sull'ape social che sono destinate ad esaurirsi quando finiranno i fondi. Pensiamo sia giunta l’ora di inserire modifiche strutturali alla Fornero con elementi di solidarietà e di flessibilità in uscita. Altro tema che ci sta preoccupando molto è l'assegno unico, corriamo infatti il rischio che si determinino gravi ritardi per chi percepisce 800 / 900€ al mese e potrebbero trovarsi una busta paga più leggera perché gli attuali assegni familiari verranno meno e non saranno sostituiti per tempo dal nuovo assegno unico.

A chi ci accusa di spaccare il Paese, di provocare una rivoluzione o di irresponsabilità, vogliamoricordareche loscioperoèun diritto sancito dalla Costituzione che riconosce la possibilità di non essere d'accordo e di manifestare pacificamente.Serve rispettoinquanto losciopero ha un costo e peserà sulle retribuzioni delle lavoratrici e dei i lavoratori, che il diritto allo sciopero se lo pagano.

Noi comunque siamo sempre pronti al dialogo in qualsiasi momento anche «nei tempi supplementari», ma questo dialogo deve essere costruttivo e non può rappresentare da parte del Governo una mera esposizione di decisioni assunte e blindate dalla politica, che ancora una volta si stà dimostrando lontana dalle vere esigenze del cittadino, del lavoratore, del precario e del pensionato. La politica deve capire che c'è un'Italia che è rimasta indietro e ha bisogno di risposte urgenti.

Oggi le risorse non mancano e il tema è come si investono. Noi chiediamo che vengano indirizzate in una visione di sviluppo diverso, migliore e per redistribuire prima di tutto a chi ha maggiormente bisogno.

 Marco Pedretti Segretario Provinciale della Cgil

Paolo Soncini Segretario Generale della Uil CR-.MN

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