«Una tradizione è un’innovazione ben riuscita»: questo uno degli slogan lanciati durante la presentazione dell’edizione 2016 della Festa del Torrone, attesissima kermesse cremonese, giunta quest’anno alla diciannovesima edizione e in programma dal 19 al 27 novembre. L’organizzazione della rassegna è affidata ancora una volta a SGP Eventi, che proverà a superare nuovamente i numeri degli anni scorsi (nel 2015 si contarono circa 300 mila visitatori, moltissimi dei quali provenienti da fuori città). E proprio Stefano Pellicciardi, di SGP Eventi, ha non solo coordinato gli interventi della conferenza, ma ha anche snocciolato un’impressionante serie di dati e statistiche riguardanti la manifestazione fissata tra poco più di due mesi. Non mancheranno omaggi ai cremonesi eccellenti Janello Torriani, naturalmente in sinergia con l’omonima mostra, da poco inaugurata e sottotitolata Genio del Rinascimento, e Ugo Tognazzi, mentre saranno Andrea Marchesi e Michele Mainardi, voci di Radio Deejay, reduci dal successo estivo della serata Stradjvari, a ricevere il premio Torrone d’Oro.
Al tavolo con Pellicciardi, il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, l’Assessore Barbara Manfredini e Giuseppe Ghisani, in rappresentanza del settore artigianato della Camera di Commercio, hanno a turno preso la parola, evidenziando sia gli aspetti consolidati sia le novità della Festa del Torrone, anche alla luce del 2017, anno in cui la Lombardia orientale (Cremona, Bergamo, Brescia e Mantova) sarà regione europea della gastronomia. A scendere nel dettaglio dell’amplissima proposta dolciaria (e non solo) sono stati Enrico Manfredini (per Sperlari, che, fondata nel 1836, festeggia nel 2016 i 180 anni di attività) e Massimo Rivoltini (Confartigianato).
Le premesse per un’edizione ulteriormente da record, come più volte ribadito, ci sono tutte, e la città ha sempre risposto in modo entusiasta e convinto, «remando tutta nella stessa direzione» (al netto di alcune polemiche, brevemente ricordate): conto alla rovescia, dunque, verso la nove giorni di fine novembre.
Carmine Caletti