E' ora che l'Amministrazione Perri scopra le carte: Cremona Solidale è una realtà troppo importante per tutto il territorio cremonese perchè il suodestino possa essere deciso in silenzio dalla Giunta e dai vertici comunali e comunicato a cose fatte.
Intervenire su una materia così delicata presuppone , da parte del Comu ne,un percorso di ascolto e di partecipazione di tutte le componenti interessate che non può essere rimandato a decisioni già prese.
Hanno ragione i rappresentanti del comitato spontaneo del Soldi quando affermano che anche i familiari degli ospiti devono essere ascoltati; ai familiari va garantita una rappresentanza stabile e riconosciuta come prevedono gli stessi regolamenti dell'Ente.
Il Pd considera ancora pienamente valida l' attuale ripartizione dei compiti tra Comune, Azienda e Fondazione che richiede tuttavia una rivisitazione e la riformulazione degli impegni reciproci attraverso precisiprotocolli d'intesa tra i tre soggetti.
Le scelte del recente passato hanno consentito di investire ingenti risorse in Cremona Solidale e di garantire alle fasce più fragili della popolazione strutture di grande qualità.
Certo bisogna andare avanti, molto ancora si può fare, ottimizzando le risorse e qualificando ulteriormente le gestioni.
L'Amministrazione comunale deve fare chiarezza sui propri intenti e non farsi scudo di una una consulenza affidata ad uno studio legale facendo discendere da presunti obblighi normativi la scelta politica di privatizzare Cremona Solidale e di rivedere, di conseguenza, l' intero assetto del sistema cittadino.
Le soluzioni ad oggi ipotizzate dal Centro destra ci preoccupano fortemente non solo perchè non risolvono di per sé i problemi degli equilibri di bilancio, ma rischiano di far venir meno la responsabilità e la garanzia del pubblico su servizi fondamentali per tutti i cittadini ed, in particolare, per quelli più fragili.
Maura Ruggeri
capogruppo PD Consiglio comunale