Il CSA è la realtà nazionale di riferimento nel settore edile di Confartigianato e, proprio in occasione della realizzazione del progetto cremonese del CRIT, il Consorzio Servizi e Appalti ha acquistato il terreno, costruito l’edificio, per poi vendere gli spazi.
I costi di realizzazione, nel caso del CRIT, si sono aggirati intorno ai 10,5 milioni di euro per un cantiere aperto per circa un anno e mezzo, e nel quale si sono impegnate fino a 50 persone.
«È stata un’operazione particolarmente complessa, non lo nascondiamo - commenta il presidente del CSA, l’ing. Lorenzo Carretti - sia sul piano economico-finanziario, sia in termini di gestione e coordinamento. Ma per noi è grande motivo di soddisfazione e orgoglio, per due motivi. Il primo: consegniamo a Cremona il primo lotto di un comparto che è stato riqualificato e funzionalizzato per una vocazione, quella tecnologica, che guarda al futuro. Credo sia il maggior investimento immobiliare del territorio negli ultimi anni. Il secondo: questa operazione ha permesso anche al nostro consorzio di crescere, dal punto di vista imprenditoriale, mettendo in luce, accanto alla complessità, le effettive potenzialità che abbiamo, di cui stiamo già facendo tesoro per la nostra evoluzione».
L’Assemblea del CSA ha approvato recentemente il bilancio di esercizio 2016 con 24,3 milioni di euro di valore della produzione e un utile netto dopo le imposte di 69.500 euro, con un aumento eccezionale del 68% rispetto al 2015.
«Il segreto di questo risultato – commenta il presidente Carretti – è da attribuire all’approccio innovativo nei confronti del concetto stesso di consorzio d’impresa, oltre che alla diversificazione dei settori di intervento».