Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 01.18

CSA - Consorzio Servizi e Appalti: ultimato a Cremona il Polo per l’Innovazione Digitale

CSA - Consorzio Servizi e Appalti: ultimato a Cremona il Polo per l’Innovazione Digitale E’ uno dei maggiori investimenti per il futuro L’edificazione del CRIT - Polo per l’Innovazione Digitale di Cremona, è la prima operazione che ha visto il CSA - Consorzio Servizi e Appalti (Reggio Emilia) come soggetto attuatore di un intero intervento direzionale di ben 6.500 metri quadrati di superficie commerciale.

| Scritto da Redazione
CSA - Consorzio Servizi e Appalti:  ultimato a Cremona il Polo per l’Innovazione Digitale

Il CSA è la realtà nazionale di riferimento nel settore edile di Confartigianato e, proprio in occasione della realizzazione del progetto cremonese del CRIT, il Consorzio Servizi e Appalti ha  acquistato il terreno, costruito l’edificio, per poi vendere gli spazi.

I costi di realizzazione, nel caso del CRIT, si sono aggirati intorno ai 10,5 milioni di euro per un cantiere aperto per circa un anno e mezzo, e nel quale si sono impegnate fino a 50 persone.

«È stata un’operazione particolarmente complessa, non lo nascondiamo - commenta il presidente del CSA, l’ing. Lorenzo Carretti - sia sul piano economico-finanziario, sia in termini di gestione e coordinamento. Ma per noi è grande motivo di soddisfazione e orgoglio, per due motivi. Il primo: consegniamo a Cremona il primo lotto di un comparto che è stato riqualificato e funzionalizzato per una vocazione, quella tecnologica, che guarda al futuro. Credo sia il maggior investimento immobiliare del territorio negli ultimi anni. Il secondo: questa operazione ha permesso anche al nostro consorzio di crescere, dal punto di vista imprenditoriale, mettendo in luce, accanto alla complessità, le effettive potenzialità che abbiamo, di cui stiamo già facendo tesoro per la nostra evoluzione».

L’Assemblea del CSA ha approvato recentemente il bilancio di esercizio 2016 con 24,3 milioni di euro di valore della produzione e un utile netto dopo le imposte di 69.500 euro, con un aumento eccezionale del 68% rispetto al 2015.

«Il segreto di questo risultato – commenta il presidente Carretti – è da attribuire all’approccio innovativo nei confronti del concetto stesso di consorzio d’impresa, oltre che alla diversificazione dei settori di intervento».

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