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Da “Cremona for Rojava” raccolti 1.000€ per gli aiuti umanitari alle popolazioni civili vittime della guerra

Il ringraziamento e l'appello per una "Carovana di Pace e Solidarietà con i Popoli del Rojava" a cui dar vita in maniera orizzontale e condivisa nella prossima primavera con tutte le persone e le realtá sociali disponibili nella cittá e nel territorio.

| Scritto da Redazione
Da “Cremona for Rojava” raccolti 1.000€ per gli aiuti umanitari alle popolazioni civili vittime della guerra Da “Cremona for Rojava” raccolti 1.000€ per gli aiuti umanitari alle popolazioni civili vittime della guerra Da “Cremona for Rojava” raccolti 1.000€ per gli aiuti umanitari alle popolazioni civili vittime della guerra

Cremona, 12 febbraio 2020 - 4 ore di animazioni espressive, 200 partecipanti, 1000 € di contributi volontari raccolti: sono questi i numeri di quella che è stata definita dagli organizzatori una grande serata di promozione culturale, testimonianza umana, partecipazione civile, solidarietá politica. 

Ecco la sintesi piú autentica del Concerto/Reading di Artisti/e Cremonesi che si è tenuto venerdì 7 febbraio presso il Teatro Monteverdi, a favore degli aiuti umanitari alle popolazioni civili vittime della guerra di aggressione turco-jihadista contro l'esperienza democratica multietnica del Rojava. 
Come annunciato, l'intero ricavato dai contributi volontari delle cittadine e dei cittadini cremonesi - detratte ovviamente le piccole spese vive - verrà devoluto a Mezzaluna Rossa Kurda Onlus, ormai unica ONG rimasta presente sul campo con le azioni di Soccorso Sanitario nei Campi Profughi e i progetti di Solidarietà Umanitaria nelle Comunità Locali del Rojava.
Ecco quali sono stati gli ingredienti della serata:
- Qualitá e impegno dei 6 differenti set sonori performati da Musicisti/e e Autori/trici che si sono passati il testimone sul palco del Teatro Monteverdi...
Aksak Project etno-world ensemble, con il loro coinvolgente viaggio sonoro di ricerca e sincretismo nelle culture dei popoli dal Mediterraneo al Medioriente;
I Giorni Cantati, l'anima delle nostre radici che prende voce nei canti tradizionali di vita e di lotta delle classi popolari;
Amara Terra Trio, a tessere il carattere profondo di un folk meticcio contemporaneo tra la splendida voce di Melissa Fontana e le delicate tastiere di Thea Tiramani;
Franziska Frey, giovane e raffinata cantautrice cremonese cittadina del Mondo con le sue canzoni in bicicletta senza mani sul manubrio a mandarci i suoi freschi "Baci Nel Vento";
La Scapigliatura, i mitici Nik e Jacopo in un pop d'autore di sintetizzatori e riff elettrici per canzoni che raccontano di amori inquieti e passioni scapigliate (dedicate al Rojava con lo stesso spirito del Rock'n'Roll High School anche se hanno giá vinto il Tenco Giovani e stanno lanciando il nuovo singolo con Arisa).
E per il gran finale - last but absolutely not least - Zayman, il nostro grande Simon a rappare rime precise e potenti contro i padroni della guerra, esprimendo rabbie e sogni giovanili in un hip-hop originale e colto capace di modulare in modo inedito reminiscenze jazz e attitudini funk per dare potere alla parola giusta.
- Intensitá e potenza delle 5 letture di brani, poesie e testimonianze delle Donne di Rojava nell'interpretazione ispirata e viscerale di Daniela Coelli, voce recitante di alto profilo teatrale capace di far vibrare tutta l'empatia di una connessione esistenziale con le Ragazze Insorgenti, nel nome della Vita e di una Sorellanza di Liberazione per ciascun@ e per tutti/e;
- Passione e luciditá dell'intervento commosso di Serkan Xozatli, referente della Comunitá Kurda in Italia, lavoratore migrante nell'Europa delle promesse tradite con il cuore e l'anima sulle montagne e nelle pianure del Kurdistan, tra ragione politica e volontá umana, che ha anche condiviso la testimonianza via internet di Leo, giovane volontario cremonese impegnato nella rete di difesa comunitaria di Kobane;
- Attenzione e disponibilitá dei referenti di gruppi e organizzazioni sociali variegate, a partire dagli amici di Amnesty International e della Campagna Io Accolgo partecipanti attivamente con i loro punti informativi e le petizioni popolari per i Diritti Umani e l'Accoglienza;
- Sapienza e responsabilitá professionale dell'impegno gratuito profuso nell'intelligente e accorato lavoro di regìa audio-luci-video degli amici Zero e Dany del "social service" Zerodb, autentica spina dorsale logistica della serata;
- Sensibilitá e partecipazione delle tante persone, donne e uomini consapevoli che hanno scelto di partecipare, che hanno voluto esserci, animando il foyer e riempiendo la sala, meravigliosamente diversi e mischiati per generi e generazioni, attitudini e orientamenti, opinioni e caratteri... testimoniando ciascun@ di loro con la tensione della propria presenza solidale la condivisione non solo di una giusta causa, ma - innanzitutto - del destino di milioni di esseri umani sotto attacco;
- E, infine, libertá e determinazione dell'eterogenea rete di volontari/e e attivisti/e che ha pensato costruito realizzato questo evento come parte di un percorso d'impegno e anteprima di una proposta di "Carovana di Pace e Solidarietà con i Popoli del Rojava" a cui dar vita in maniera orizzontale e condivisa nella prossima primavera con tutte le persone e le realtá sociali disponibili nella cittá e nel territorio. 
 
Cremona For Rojava nasce dalle mobilitazioni di pacifisti/e e solidali di questi mesi, dalla Giornata Mondiale "Rise Up For Rojava" del 19 ottobre 2019 alla Giornata Internazionale "Spegniamo la guerra, Accendiamo la Pace" del 25 gennaio 2020, prendendo forma dall'incontro della Comunità Cremonese con Hazal Koyuncuer del 11 dicembre.
"Oggi, per tutto questo, dalla grande manifestazione di condivisione e partecipazione della Serata-Benefit del 7 febbraio, rilanciamo con ancora più forza e determinazione questo nostro Appello di incontro e condivisione per costruire insieme una rete di Pace e Solidarietà con i Popoli di Siria e Medioriente alle persone e ai soggetti collettivi, alla cittadinanza attiva e alle organizzazioni democratiche, all'associazionismo e al volontariato, alla cooperazione e al sindacalismo, dalle reti comunitarie ai movimenti sociali, ai servizi territoriali, agli enti pubblici e alle istituzioni partecipative locali".

 

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