Martedì, 23 aprile 2024 - ore 13.40

Delfini nel Canal Grande: l’assenza delle navi fa rinascere la laguna

| Scritto da Redazione
Delfini nel Canal Grande: l’assenza delle navi fa rinascere la laguna

Qualche giorno fa un insolito avvistamento ha allietato la giornata di alcuni passanti a Venezia: due delfini nuotavano tranquillamente nel bacino di San Marco. I due cetacei, che hanno nuotato dal canale della Giudecca fino al Canal Grande, sono stati segnalati da alcuni meravigliati passanti alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Venezia, la quale ha provveduto ad inviare subito alcuni specialisti sul posto, al fine di controllare lo stato di salute dei due animali. Questi non sono apparsi disorientati o sofferenti ma, al contrario, tranquilli e alquanto curiosi di avventurarsi in acque solitamente stracolme di imbarcazioni e turisti.

Non è la prima volta che dei delfini vengono avvistati a Venezia, anzi un tempo era fenomeno piuttosto comune, ma a causa del turismo di massa, del traffico navale e dei rumori era da decenni che delfini non si vedevano tra i canali della città. Lo ha reso di nuovo possibile il crollo del turismo e del traffico navale durante il lockdown. Come in altri posti d’Italia, dove in questi mesi orsi, lupi, anatre, conigli, volpi, caprioli, delfini hanno potuto riconquistare spazi di habitat dove da tempo le attività umane li avevano allontanati. Tornando alla laguna di Venezia, negli ultimi mesi le acque che costeggiano la Serenissima sono limpide e pulite come non succedeva da tempo. A rilevarlo è stata una ricerca realizzata grazie alle immagini dei satelliti Sentinel-2 della missione Copernicus, programma europeo per l’osservazione satellitare della Terra.

 

Secondo quanto rivelato dalla ricerca, l’elevata trasparenza dell’acqua è una condizione temporanea legata alla combinazione di fattori naturali stagionali, ma anche agli effetti delle restrizioni per il contenimento del virus. In questo periodo storico infatti, è avvenuta una considerevole diminuzione della quantità di scarichi urbani, dovuta alla mancanza del carico turistico che di solito invade la città in maniera pressoché continua. Il confronto tra le immagini a colori del centro storico di Venezia e i canali adiacenti, acquisite dal satellite nei giorni 20 febbraio e 19 marzo 2020, ovvero prima e dopo l’applicazione delle restrizioni alla mobilità, ha infatti evidenziato una quasi totale riduzione del traffico navale, visibile dalle scie delle imbarcazioni, nei canali cittadini e lungo i canali a nord di Venezia. La sfida futura ora sarà quella di riuscire a garantire la biodiversità della laguna anche al di fuori dei periodi di lockdown, senza che l’assalto del turismo mordi e fuggi alla città ricominci come un tempo.

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