Può darsi che la decisione di chiusura e 'conversione' della raffineria di cremona sia stata presa ben prima dell'annuncio l'ufficiale del 12.11.2010, forse già nel 2006, quando per volere dei maggiori azionisti oilinvest, la 'gestione' tamoil fu trasferita alla 'laip' (libyan african investment portfolio), da qui probabili altri 'migliori' accordi con 'chi' già operava in territorio libico, quindi la sua fine prescinde da 'trattati di amicizia', mancate bonifiche, esplosioni di trasformatori, fallaci embarghi, 'liste nere' e ipocrite 'guerre'…
peccato però che nel settembre 2010, quindi in tempi non sospetti e ben lungi dagli sviluppi politici mondiali, si sapesse della probabile fine ma non si fece nulla… peccato che già il 19 gennaio scorso ci fosse un ''piano di recupero'' aziendale, vabbè fumoso, sì lacunoso e oltremodo inconcludente, ma che tale sia rimasto per oltre 2 mesi…
oggi ooss e rsu sono a roma per perorare la 'causa tamoil', e sperèm in ben..
Patrizia Della Vedova
Della Vedova. La Tamoil non va chiusa
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