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Due mostre a Cremona per il 25° anniversario dalla scomparsa di Ugo Tognazzi

Al Museo del Violino ‘La voglia matta’, alla sede di Tapirulan ‘33t’

| Scritto da Redazione
Due mostre a Cremona per il 25° anniversario dalla scomparsa di Ugo Tognazzi

Due mostre e tantissimi eventi. Cremona rende omaggio così al suo concittadino Ugo Tognazzi nel 25° anniversario della scomparsa. L’attore, nato a Cremona il 23 marzo 1922 e scomparso il 27 ottobre 1990, è stato uno dei massimi protagonisti della commedia all’italiana e ha animato un quarantennio della storia del cinema nazionale ed europeo, attraverso oltre 150 pellicole dirette da registi come Marco Ferreri, Mario Monicelli, Dino Risi, Marco Bellocchio e molti altri. Tognazzi stesso si è cimentato nella regia in alcuni film. Per approfondire la conoscenza, e per non disperdere la memoria del suo illustre concittadino, il Comune di Cremona ha dato origine a un Comitato Tognazzi – in collaborazione con la famiglia dell’attore – che ha coordinato gli eventi celebrativi e a un Archivio Tognazzi – con il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia – per la raccolta di materiali e la ricerca sull’attività professionale dell’artista cremonese.

La voglia matta. Il cinema di Ugo Tognazzi è il titolo della mostra che sarà visitabile dal 24 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016 al Museo del Violino, dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00, a ingresso libero, con inaugurazione sabato 24 ottobre alle ore 12:00. La mostra, che mutua il titolo da un film diretto da Luciano Salce, è un omaggio alla vitalità, all’energia, alla tenacia, alla poliedricità di Tognazzi. Nella cornice dello spazio espositivo del Museo del Violino si snoda un percorso che accompagna lo spettatore in un viaggio di oltre quarant’anni, condotto attraverso documenti originali che ricostruiscono la biografia artistica dell’attore cremonese nel clima culturale del tempo. La prima sezione rievoca le tappe cruciali della sua ricca filmografia. Si va dai primi film comici degli anni Cinquanta – parodie, commedie leggere – ai veri e propri ruoli da protagonista del decennio successivo, che ne tratteggiano un’immagine di uomo medio, piccoloborghese. In seguito l’attore amplia ulteriormente la gamma dei suoi personaggi, che raggiungono il vertice della popolarità con le trilogie di Amici miei e de Il vizietto, fino alla vittoria della Palma d’Oro a Cannes e alle ultime, mature e più sofferte, interpretazioni. Manifesti cinematografici e locandine – realizzati dai più importanti cartellonisti, come Tino Avelli, Averardo Ciriello, Angelo Cesselon, Enrico De Seta, Mauro Innocenti, Armando Putzu, Sandro Simeoni – rievocano graficamente il nutrito coro dei personaggi interpretati da Tognazzi. Nella seconda sezione viene documentata l’attività sul set a opera di alcuni tra i principali fotografi di scena: gli scatti di Rodrigo Pais, Divo Cavicchioli, Alfonso Avincola, Paul Ronald immortalano l’attore in attimi che ne svelano tanto la professionalità quanto il piacere di un lavoro profondamente amato. In altri scatti Tognazzi rivive inoltre nella dimensione familiare, privata, in quella di cremonese famoso, o ancora di personaggio pubblico. Conclude il percorso una sezione video con filmati provenienti dalle Teche Rai nelle quali è Tognazzi stesso a parlare della sua professione di attore, dei suoi film e del cinema. L’omaggio a Tognazzi – nella pluralità delle testimonianze, e nello stile generoso dell’uomo Ugo – diventa così anche un riconoscimento alle numerose e spesso oscure professionalità che alimentano la magia e la passione del cinema.

Prosecuzione ideale di questa mostra è l’esposizione di manifesti del cinema di Tognazzi realizzati da autori contemporanei, le 33T d’autore visitabili presso la sede di Tapirulan (Corso XX Settembre, 22). La mostra, promossa dal Comune di Cremona in collaborazione con l’Archivio Tognazzi Cremona, è curata da Elena Mosconi, Professore Associato di Storia del cinema presso l’Università di Pavia, e realizzata dall’Associazione culturale Tapirulan. L’esposizione si avvale di collaborazioni con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale di Roma, le Teche Rai, il Centro Cinema Città di Cesena, l’Archivio della collezione Rodrigo Pais, e con archivi privati (Bice Brambilla e Mirko Fresia). La mostra sarà visitabile da sabato 17 ottobre al 22 novembre, martedì, giovedì, venerdì e domenica, dalle 16:00 alle 19:00, mercoledì e sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00, a ingresso libero, con inaugurazione il 17 ottobre 2015 alle ore 18:00. Ai tempi di Tognazzi i film venivano pubblicizzati grazie al manifesto, spesso opera di noti cartellonisti e illustratori. Figure professionali pressoché scomparse: da anni è assai raro che il manifesto di un film sia illustrato. Ma come sarebbero i manifesti dei film di Ugo Tognazzi se venissero disegnati oggi? L’Associazione Tapirulan lo ha chiesto ad alcuni tra i più interessanti illustratori e grafici italiani, e il risultato sono 33 manifesti d’autore rivisitati con creatività e ironia, con divertimento e passione, per rendere omaggio a colui che spesso viene definito “la quarta T” di Cremona. La mostra non è solo un gioco di confronto tra passato e presente, ma vuole essere anche un pretesto per ripercorrere le tappe significative della straordinaria carriera cinematografica di Tognazzi. Non mancheranno nemmeno perfino manifesti di film mai realizzati, come Il viaggio di G. Mastorna, che avrebbe visto - per la prima volta - Tognazzi sotto la regia di Federico Fellini.

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