Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 09.40

E' boom di badanti: +53% in dieci anni

| Scritto da Redazione
E' boom di badanti: +53% in dieci anni

Censis: sono donne e stranieri, e il loro numero salirà ancora, fin o ad arrivare a 2 milioni 151 mila nel 2030. La crisi però erode i bilanci delle famiglie: il 48,2% riduce i consumi pur di mantenere il collaboratore, il 20,2% ha intaccato i risparmi
E' boom di badanti nelle case degli italiani: sono ormai un milione e 655 mila, e fanno registrare un aumento del 53% in dieci anni. Si tratta prevalentemente di stranieri (77,3%) e donne (82,4%), tra i 36 e 50 anni (56,8%). Questi dati emergono da una ricerca realizzata da Censis e Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) per il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, in occasione del convegno 'Servizi alla persona e occupazione nel welfare che cambia'.
Si stima che, mantenendo stabile il tasso di utilizzo dei servizi da parte delle famiglie, il numero dei collaboratori salirà ancora, fin o ad arrivare a 2 milioni 151 mila nel 2030 (circa 500 mila in più). La spesa media per le famiglie è di 667 euro al mese. Ma con la crisi, oltre la metà dei bilanci familiari non tiene più: così nel 15% dei casi è prevedibile, sempre stando ai risultati della ricerca, che un componente della famiglia lasci il lavoro per assistere un congiunto. O si pensa anche a -rinunciare al servizio.
L'area dei servizi di cura e assistenza per le famiglie rappresenta comunque un "grande bacino occupazionale": il numero dei collaboratori è passato da 1,083 milioni del 2001 a 1,655 milioni del 2012 (quando è stata condotta l'indagine su 1500 collaboratori). Sono 2 milioni 600 mila le famiglie (il 10,4%) che hanno attivato servizi di collaborazione, di assistenza per anziani o persone non autosufficienti, e di baby sitting.
Il cosiddetto welfare informale ha però un costo che grava quasi interamente sui bilanci familiari. Solo il 31,4% delle famiglie riesce a ricevere una qualche forma di contributo pubblico, che si configura per i più nell'accompagno (19,9%).
Se la spesa che le famiglie sostengono incide per il 29,5% sul reddito familiare, non stupisce che già oggi, in piena recessione, la maggioranza (56,4%) non riesca più a farvi fronte e sia corsa ai ripari: il 48,2% ha ridotto i consumi pur di mantenere il collaboratore, il 20,2% ha intaccato i risparmi, il 2,8% si è dovuto addirittura indebitare.
L'irrinunciabilità del servizio sta peraltro portando alcune famiglie (il 15%, ma al Nord la percentuale arriva al 20%) a considerare l'ipotesi che un componente della stessa rinunci al lavoro per prendere il posto del collaboratore. Intrappolate tra esigenze crescenti e risorse in calo, il 44,4% delle famiglie pensa che nei prossimi cinque anni avrà bisogno di aumentare il numero dei collaboratori o delle ore di lavoro svolte. Ma al tempo stesso la metà delle famiglie (il 49,4%) sa che avrà sempre più difficoltà a sostenere il servizio e il 41,7% pensa addirittura che dovrà rinunciarci.
Con una domanda crescente di protezione sociale, viene sottolineato, è "indispensabile incrociare il 'welfare familiare', che impiega rilevanti risorse private, con un intervento pubblico di organizzazione e razionalizzazione dei servizi alla persona basato su vantaggi fiscali alle famiglie per garantirne la sostenibilità sociale".

fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2013/05/14/100306/e-boom-di-badanti-53-in-dieci-anni

1025 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria