Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 21.13

Energia elettrica e termica dal Sole, sulla Luna e su Marte

| Scritto da Redazione
Energia elettrica e termica dal Sole, sulla Luna e su Marte

Tra i punti cruciali da risolvere prima di poter colonizzare lo spazio o effettuare soggiorni a lungo termine su altri corpi celesti, come la Luna, il pianeta Marte oppure asteroidi, occorrerà valutare le possibilità offerte dalle risorse naturali disponibili “in situ”, sul posto. Tra le esigenze maggiori ed essenziali c’è senz’altro la necessità di adeguate soluzioni tecnologiche per soddisfare il fabbisogno energetico. Questo vale per le esplorazioni spaziali umane ma anche per quelle affidate a robot e diversi studi internazionali vanno nella stessa direzione, per la creazione di metodi innovativi e sostenibili riguardanti l’accumulo di calore e la generazione di elettricità direttamente sulla Luna.

Lo studio del gruppo di ricercatori formato dai professori Roberta Licheri, Roberto Orrù e Giacomo Cao – Dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali dell’Università di Cagliari e Unità di ricerca del Consorzio interuniversitario nazionale per la scienza e tecnologia dei materiali (Instm) – insieme a Elisa Sani (Istituto nazionale di ottica, Cnr, Firenze) e Aldo Dell’Oro (Inaf, Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Firenze), ha analizzato le caratteristiche e le potenzialità di un materiale capace di simulare la regolite lunare e le sue proprietà di immagazzinare calore ed energia solare.

I risultati della ricerca “Spark plasma sintering and optical characterization of lunar regolith simulant”, sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Acta Astronautica (Volume 201, Dicembre 2022, pagine 164-171). In proposito è interessante l’intervista di Rossella Spiga (astronoma e responsabile comunicazione Inaf) al dottor Aldo Dell’Oro, che spiega: “la regolite lunare può essere utilizzata per la costruzione di apparati sulla superficie della Luna per la raccolta e l’immagazzinamento dell’energia solare. In particolare, producendo da essa alcuni tipi di ceramiche speciali, è possibile realizzare componenti sia di dispositivi per la raccolta di energia solare sia di apparati per il suo accumulo”.

Nell’intervista, il ricercatore dell'Inaf illustra anche il lavoro di grande collaborazione con i colleghi dell’Università di Cagliari, che hanno acquistato il materiale simulante la regolite e si sono occupati della sua sinterizzazione e caratterizzazione chimico-fisica prima e dopo i processi ripetuti a diverse temperature, anche con analisi cristallografiche ai raggi X e di microscopia elettronica.

L’ateneo cagliaritano è infatti all'avanguardia in questo genere di ricerche. Nel Dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali di UniCa (Dimcm) si lavora già dal 2003 con un macchinario Spark plasma sintering (Sps) importato dal Giappone, uno dei cinque disponibili in Italia (di cui un altro a Sestu, nell’azienda Im srl, già spin off universitario). (aise) 

670 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria