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ENERGIA: IL PERÙ COME GLI USA PUNTA SULLE ESPORTAZIONI DI GAS

| Scritto da Redazione
ENERGIA: IL PERÙ COME GLI USA PUNTA SULLE ESPORTAZIONI DI GAS

Il Presidente peruviano, Ollanta Humala, punta sul gas per rafforzare la posizione di Lima nel Mondo. Il Continente Americano sempre più protagonista della geopolitica energetica mondiale
Da Terra degli Inca a Patria del gas, e la geopolitica energetica mondiale guarda sempre più al nuovo Mondo. Nella giornata di mercoledì, 14 Maggio, la Presidente del Perù, Ollanta Humala, ha dichiarato la volontà di  rafforzare la posizione di Lima nel settore mondiale del gas.
La dichiarazione, pervenuta a margine dell'apertura di una stazione per l'estrazione di gas nella città di Pica, ha riguardato sia il settore interno che quello esterno dell'economia peruviana.
Nello specifico, il Presidente Humala ha dichiarato l'intenzione di sviluppare il sistema infrastrutturale energetico per il trasporto del gas nel Nord e nel Sud del Paese, ad oggi sprovvisti di adeguate condutture per l'ottenimento del carburante.
Come riportato dall'agenzia UPI, il Perù può contare su una riserva di 25 trilioni di piedi cubi di gas, abbastanza per soddisfare il fabbisogno nazionale per i prossimi 40-50 anni.
Secondo una stima della Fitch Corporation, 59 altri giacimenti di gas e greggio sono programmati per essere sfruttati, così da ipotizzare la possibilità per il Perù, la prima economia del Sudamerica, di avviare le esportazioni di energia nel mercato estero.
Shale gas e democrazia nel Mondo
Il Perù potrebbe accompagnare gli Stati Uniti d'America nella rivoluzione della geopolitica energetica prevista per i prossimi anni.
Con l'avvio dello sfruttamento del gas shale, gli USA nel 2018 saranno il principale esportatore di gas al Mondo, con particolare forza in Asia, dove Corea del Sud, India, Singapore e Taiwan hanno già firmato pre-accordi per l'importazione dell'oro blu non convenzionale liquefatto statunitense.
L'avvio delle esportazioni dello shale USA dipendono dal via libera del Dipartimento all'Energia, che deve permettere l'inizio della vendita di LNG a Paesi che non hanno un Accordo di Libero Scambio con l'Amministrazione statunitense.
Oltre all'Asia, gli USA stanno ipotizzando l'avvio dell'esportazione di shale anche in Europa, per permettere all'Unione Europea di diminuire la dipendenza dalle forniture di Algeria e Russia.
Le esportazioni di shale USA in Europa sono state avviate in Gran Bretagna; Polonia, Spagna, Lituania e Paesi Bassi hanno espresso interesse all'acquisto di LNG statunitense.
Se realizzato, il progetto dell'esportazione dello shale USA in Europa permetterebbe anche il rafforzamento della Democrazia nel Mondo, poiché l'UE ridurrebbe la dipendenza energetica da regimi autocratici irrispettosi della libertà di stampa e di parola.
Lo shale è un gas estratto da rocce porose poste a bassa profondità mediante sofisticate tecniche di fracking orizzontale e verticale, ad oggi adoperato solo in Nordamerica.
Secondo le stime, riserve di shale sono presenti anche in Europa, sopratutto in Polonia, Francia, Germania e Gran Bretagna.

Matteo Cazzulani
Freelance Journalist
m.cazzulani@gazeta.pl
http://matteocazzulani.wordpress.com
http://matteocazzulaniinternational.wordpress.com

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