Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 15.57

Frecciarossa, indagati i 5 operai di Rfi. Bologna era “cieca”, non poteva vedere elettronicamente la posizione dello scambio

Continuano i rilievi. Sciopero dei ferrovieri di due ore, la retribuzione devoluta alle famiglie delle due vittime

| Scritto da Redazione
Frecciarossa, indagati i 5 operai di Rfi. Bologna era “cieca”, non poteva vedere elettronicamente la posizione dello scambio

La procura di Lodi ha iscritto nel registro degli indagati i cinque operai che di Rfi che lavorarono allo scambio ferroviario che ha causato il deragliamento del Frecciarossa a Ospedaletto Lodigiano la scorsa mattina. La società che gestisce la rete ferroviaria li ha nel frattempo destinati ad altro incarico in ufficio, senza alcuna sospensione, in attesa che l’inchiesta interna di Ferrovie e quella dei magistrati chiariscano la dinamica dell’incidente ferroviario.

Ricostruire cosa è successo quella notte e la catena delle responsabilità è d’altra parte il nodo centrale dell’inchiesta. perché quello scambio non si trovava nella giusta posizione? E le procedure di sicurezza sono sufficienti in caso di errore umano? Per ora si sa che Bologna, l’ufficio che aveva competenza sui lavori di manutenzione alla linea avvenuti poche ore prima che passasse il Frecciarossa partito da Milano, non era in grado di rilevare elettronicamente eventuali anomalie. I dispositivi elettronici che di solito sono attivi erano infatti stati disattivati proprio per permettere l’intervento. I dipendenti hanno comunicato che tutto era a posto ed è stato dato l’ok ai due macchinisti del Frecciarossa che poi hanno perso la vita nel deragliamento del convoglio.

Intanto sono partiti i rilievi della polizia scientifica arrivati da Roma. Sarà quest’ultima a lavorare sulle due scatole nere prelevate dalla locomotiva di testa e da quella di coda e che registrano tutte le condizioni del convoglio in movimento. Gli uomini della polizia ferroviaria del compartimento della Lombardia e del nucleo operativo incidenti ferroviari, intanto, stanno eseguendo una serie di rilievi sui binari e raccogliendo altri elementi utili a una ricostruzione in 3D della dinamica dell’incidente.

I ferrovieri hanno indetto uno sciopero di due ore che ha avuto un’altissima partecipazione. Non contro, ma per commemorare i due colleghi morti nell’incidente: Mario Di Cuonzo e Giuseppe Cicciù. La retribuzione delle ore di sciopero è stata devoluta alle famiglie. In particolare la Fit Cisl Lombardia si sta attivando per la moglie di Cicciù, attualmente in cassintegrazione. C’è però anche il malumore e la protesta. I sindacati rifiutano l’idea che possa essersi trattato di un solo errore umano e chiedono maggiore sicurezza. Gli amministratori delegati di Fs, Gianfranco Battisti, T«renitalia, Orazio Iacono, e Rfi, Maurizio Gentile, hanno incontrato a Roma i sindacati dei trasporti. «C’è l’impegno a lavorare per aumentare ancora di più gli standard di sicurezza» ha spiegato il segretario generale della Filt Cisl, Salvatore Pellecchia. «Questi incidenti bisogna farli scendere a zero. Abbiamo chiesto un confronto serrato sulle motivazioni che hanno prodotto questo drammatico deragliamento».

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