Adesso è toccato ad un altro boss con maggiore esposizione mediatica, con carrozza d’epoca, sottofondo musicale con la colonna sonoro del “Padrino”, elicottero che spargeva petali di rose e un corte di 250 macchine.
E’ superfluo ripetere quanto già detto sul divieto di una analoga funzione religiosa per Piergiorgio Welby.
Mentre per i primi due casi la responsabilità va cercata nel singolo che li ha permessi dalla periferia del Vaticano, per Welby, alla cui salma fu fatta trovare sbarrata la porta di ingresso nella “Casa di Dio” la responsabilità morale e spirituale va a chi, dall’alto, molto dall’alto, ma non così in alto da congiungersi con Dio stesso, che impartì l’ordine.
Ma già siamo al paradosso; intervengono i politici, come Matteo Salvini, intervistato in TV, il quale dichiarò di non “fregarsene” niente del funerale, a lui interessa solamente la legge Fornero e l’immigrazione. Questo povero diavolo, assurto alla guida di un partito determinante per dare ossigeno ad una destra asfittica, non può vedere una telecamera puntata addosso, senza iniziare la sua personale predica sui soli temi che ha scoperto produrre consensi, anche se l’ascesa è terminata ed è iniziato il percorso inverso.
Altri interventi politici dimostrano la volontà di esaltare la mafiosità di Casamonica per ridurre la mafiosità dei delinquenti che andranno a processo a giorni per “mafia capitale. Si tratta di mafiosi, politici, corrotti, corruttori e corruttibili, che inquinano la politica e di essa si sono serviti per rapinare i beni appartenenti al popolo italiano. Continuerà ancora questa esaltazione di condanna per i funerali Casamonica, almeno fino a quando non si potrà certificare che le colpe a processo per mafia capitale, sono state ridimensionate da un funerale. E’ una tecnica ormai vecchia, in uso nel liberismo berlusconiano che si è sempre autoassolto accusando altri di reati analoghi a quelli attribuiti. Questa tecnica viene chiamata “politica”
Rosario Amico Roxas
