Giovedì, 09 maggio 2024 - ore 21.43

GAS: INDIA, CINA E GIAPPONE INTERESSATE ALLA RIVOLUZIONE SHALE IN USA

| Scritto da Redazione
GAS: INDIA, CINA E GIAPPONE INTERESSATE ALLA RIVOLUZIONE SHALE IN USA

Le compagnie giapponesi Mitsui e Anadarko investono nel Marcellus, mentre le indiane Indian Oil Corporation e India Oil Limited nei giacimenti di oro blu non convenzionale in Colorado. Il colosso cinese CNOOC punta a Texas, Colorado.
Rupie indiane, ma anche Yen giapponesi e Yuan cinesi per sostenere una rivoluzionegeopolitica di portata epocale.
Come riportato dal Washington Times, India, Cina e Giappone sono le nazioni da cui provengono sempre più investimenti nel settore dello Shale gas statunitense.
I più attivi nel settore sono le compagnie energetiche indiane Indian Oil Corporation e India Oil Limited, che nell'Ottobre 2012 hanno rilevato il 30% della compagnia Carrizo Oil and Gas, impegnata nello sfruttamento di Shale in Colorado.
Oltre a forniture di Shale liquefatto, che gli Stati Uniti d'America avvieranno non appena il Dipartimento all'Energia darà il via libera necessario all'esportazione di oro blu in Paesi che non hanno un Accordo di Libero Scambio con gli USA, l'India ha ottenuto anche la cooperazione di enti statunitensi allo sfruttamento di giacimenti di gas non convenzionale indiani.
Attive nel settore dello Shale USA sono anche le compagnie giapponesi Mitsui e Anadarko, che hanno investito 1,4 Miliardi di Dollari nello sfruttamento del giacimento di Shale Marcellus, che si trova tra New York, Pennsylvania ed Ohio. 
Ingente è anche il ruolo della Cina. Il colosso cinese CNOOC ha investito circa 5.5 Miliardi di Dollari nel settore dello Shale statunitense, in particolare in Texas, nel giacimento Eagle Ford, ed in Colorado, nel sito Niobrara.
I cinesi sono anche molto attivi anche in Canada, dove la CNOOC ha di recente acquisito quote del terminale energetico di Vancouver e della compagnia canadese Nexen.
La Rivoluzione Shale in Asia e UE
Con l'avvio dello sfruttamento dello Shale gas, gli USA, secondo le stime EIA, diventeranno primo esportatore di oro blu al Mondo nel 2020, con particolare predominanza nel mercato asiatico, dove India, Corea del Sud, Taiwan e Singapore hanno già firmato pre-accordi per l'importazione di LNG statunitense.
In Europa, la Gran Bretagna ha avviato l'acquisto dello Shale USA, mentre Spagna, Germania e Paesi Bassi hanno avviato pre-accordi per l'importazione di gas non convenzionale liquefatto.
Lo Shale è un gas estratto da rocce porose poste a bassa profondità media te sofisticate tecniche di fracking orizzontale e verticale, ad oggi operate solo in Nordamerica.
Secondo diversi studi, riserve di Shale sono presenti anche in Asia ed Europa.  Per l'Unione Europea, le importazioni di Shale USA permetterebbero la diminuzione della dipendenza dell'UE dalle forniture di gas di Russia ed Algeria.

Matteo Cazzulani
Freelance Journalist
m.cazzulani@gazeta.pl
http://matteocazzulani.wordpress.com
http://matteocazzulaniinternational.wordpress.com

18.5.13

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