Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 05.40

Giorno del Ricordo, la dichiarazione del Presidente della Provincia Signoroni

Il prossimo 10 febbraio ricorre il "Giorno del Ricordo", a memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale.

| Scritto da Redazione
Giorno del Ricordo, la dichiarazione del Presidente della Provincia Signoroni

Cremona, 6 febbraio 2020 - "Il prossimo 10 febbraio ricorre il "Giorno del Ricordo", a memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale.

Abbiamo tutti noi l’obbligo della memoria, di mantenere vivo e non dimenticare quegli orrori contro l’umanità rappresentato dalle foibe ed in particolare delle atrocità, sofferenze e dolori dell’esodo, che vide fiumani, istriani e dalmati compiere una scelta difficile, lasciando la propria terra, ricominciando da zero la propria vita in Italia. Anche Cremona e la sua provincia accolsero centinaia di esuli istriani e giuliano-dalmati.

Una piaga che iniziò dall'autunno del '43 e durò fino al 1947, i cui fatti storici ci riportano drammatici eventi con rastrellamenti, deportazioni ed uccisioni di migliaia di persone.

Non possiamo dimenticare e vorrei ricordare un passaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella letto in occasione del “Giorno del ricordo” lo scorso anno: “Desidero ricordare qui le parole di una dichiarazione congiunta tra il mio predecessore, il Presidente Giorgio Napolitano, che tanto ha fatto per ristabilire verità su quei tragici avvenimenti, e l’allora Presidente della Repubblica di Croazia Ivo Josipović del settembre 2011: “Gli atroci crimini commessi non hanno giustificazione alcuna. Essi non potranno ripetersi nell'Europa unita, mai più. Condanniamo ancora una volta le ideologie totalitarie che hanno soppresso crudelmente la libertà e conculcato il diritto dell'individuo di essere diverso, per nascita o per scelta”. L’ideale di Europa è nata tra le tragiche macerie della guerra, tra le stragi e le persecuzioni, tra i fili spinati dei campi della morte. Si è sviluppata in un continente diviso in blocchi contrapposti, nel costante pericolo di conflitti armati: per dire mai più guerra, mai più fanatismi nazionalistici, mai più volontà di dominio e di sopraffazione”.

Con queste parole, dove ora in quei territori vi troviamo invece dialogo, incontro tra culture differenti e arricchimento vicendevole nel pluralismo, rivolgo un monito soprattutto ai giovani affinché ricordando questi drammatici eventi, non tornino mai più totalitarismi, ideologie che annientano l’uomo e la società. La libertà e la democrazia sono beni inestimabili come lo sono la pace ed il dialogo, patrimonio di tutta l’umanità".

Il Presidente della Provincia di Cremona

Paolo Mirko Signoroni

900 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online