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Governo delle mie brame... e i consumatori?

| Scritto da Redazione
Governo delle mie brame... e i consumatori?

I soliti sudditi? Vorremmo un ministero...
Firenze, 26 marzo 2013. Governo si', governo no. Questo l'andazzo di questi giorni dopo che abbiamo rinnovato il Parlamento. Qualcosa verra' fuori e non spetta a noi auspicare che sia con o senza il Pd, il Pdl, il M5S, etc. Ma spetta a noi far presente, a chi ci sta provando, che probabilmente occorrera' che sia piu' adeguato agli indirizzi della Comunita' Europea in materia di diritti degli utenti e consumatori.
Ce lo siamo sempre chiesti: perche' nella Commissione Ue c'e' sempre un commissario in materia e cosi' non accade mai nei nostri governi? Ma solo negli ambiti ministeriali, con la coptazione di alcune associazioni che vanno a costituire il Cncu (Consiglio nazionale consumatori e utenti) presso un qualche ministero che abbia a che fare con lo sviluppo economico. Perche' il Governo deve delegare, e in un certo modo finanziare, associazioni private esterne che in teoria portino il loro contributo in materia, e non si assume invece direttamente una responsabilita', cosi' come fanno anche in Germania o Francia, per esempio? Noi crediamo che cio' accada per una sottovalutazione dei diritti legati ad utenti e consumatori, con una prevalenza a considerare l'economia non tanto dalla parte dei fruitori ma dei produttori; salvo poi dare un contentino a qualche associazione che si ritrova poi nell'imbarazzante ruolo di essere controllore e controllato; ruolo per il quale -come Aduc- abbi  amo sempre convintamente rinunciato, rivendicando la necessaria caratteristica privata ed autofinanziata per affrontare le controversie e le problematiche relative a pubbliche istituzioni spesso vessatorie e compromesse.
La situazione -di fatto- e' che in materia di questi diritti c'e' e continua ad esserci una impasse, col contentino ad alcune associazioni che -sempre di fatto- hanno cosi' calmato rivendicazioni e istanze.
Superare questa situazione e' semplice: fare come la Commissione Europea, istituire un ministero ad hoc, e quindi fare piazza pulita di tutti i vari questuanti delle prebende pubbliche. I cittadini, poi, se vogliono si possono organizzare -come facciamo noi di Aduc- per meglio controllare e stimolare la pubblica istituzione, MA SENZA FARNE PARTE, NEANCHE CON UNA QUALCHE FORMA DI FINANZIAMENTO PUBBLICO (come, per esempio, il 5 per mille). Questo e' determinante.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
URL: http://www.aduc.it
Ufficio stampa: Tel.055290606 - Email: ufficiostampa@aduc.it

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