HO VISTO IL FILM "FERRARI": OVVERO... di Paolo Mario Buttiglieri
Ho visto il film FERRARI e non mi aspettavo niente di interessante. Invece sono uscito dal cinema soddisfatto per quel che le immagini avevano suscitato in me.
Il film ci fa vedere un mondo di maschi fuori di testa e un popolo italiano entusiasta della follia.
Follia? Si la follia di piloti che per soldi rischiano la propria vita e la vita di coloro che li applaudono ai bordi della strada al loro passaggio.
Un mondo di gente stressata che scarica la propria tensione nel mondo dello sport automobilistico, dove le regole del buon senso e della prudenza sono abolite.
Gli spettatori di queste corse che applaudono a piloti autorizzati a fare quel che a loro ogni giorno è vietato: ovvero correre come pazzi, non perché ubriachi ma per vincere tanti soldi e tanta notorietà.
La follia non riguarda solo le corse automobilistiche ma tutti gli sport che sono basati come il capitalismo sulla competizione.
Chi arriva primo è un eroe, chi arriva ultimo viene emarginato. Proprio come a scuola.
E' esattamente il contrario dell'amore. L'amore è aiutare i compagni di viaggio e non abbandonarli a stessi. Nello sport i più deboli sono abbandonati a se stessi secondo il classico motto fascista ME NE FREGO.
Paolo Mario Buttiglieri