Nei giorni venerdì 17 e sabato 18 maggio la Fiom-Cgil si mobilita per il diritto al lavoro.
In particolare con lo sciopero del 17 i metalmeccanici della Cgil intendono ribadire la necessità che vi sia un contratto nazionale di tutti ( e non solo firmato da Cisl e Uil) , infatti l’intesa imposta da Federmeccanica è illegittima, può impegnare solo le organizzazioni sindacali che l'hanno firmata, viola le regole sulla democrazia e la rappresentanza contenute nell'Accordo interconfederale del 28 giugno 2011 e, per gli iscritti alla Fiom e per tutti i metalmeccanici non iscritti a nessun sindacato, è in contrasto con la norma dell'ultrattività del Ccnl unitario siglato il 20 gennaio 2008.
La vertenza per la riconquista di un vero contratto nazionale è ancora aperta. Per rendere inapplicabile l’intesa nelle aziende e nei gruppi industriali e per difendere il lavoro e l'occupazione va negoziata a livello aziendale e territoriale la seguente Carta rivendicativa nazionale comune per tutti i lavoratori metalmeccanici.
Invece la manifestazione a Roma ( di sabato 18 c.m.) per il diritto al lavoro la Fiom-Cgil intende aggreagare attorno ai lavoratori metalmeccanici una ampio schieramento sociale che prema sul parlamento e sul nuovo Governo Letta affinchè siano cambiate alcune scelte sulle pensioni, sul lavoro e sul welfare.
In tale contesto abbiamo sentito Massimiliano Bosio , segretario generale della Fiom Cgil di Cremona sui diversi aspetti della mobilitazione e sulle richieste a Federmeccanica ed al Governo.
A cura di Gian Carlo Storti
www.welfarecremonanetwork.it
Cremona 16 maggio 2013
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I metalmeccanici si mobilitano per il diritto al lavoro | M.Bosio Fiom-Cgil