Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 01.32

IERI : 28 anni fa la morte di Giovanni Falcone, il videomessaggio di Mattarella

| Scritto da Redazione
IERI : 28 anni fa la morte di Giovanni Falcone, il videomessaggio di Mattarella


Il 23 maggio del 1992 perdevano la vita nella cosiddetta “Strage di Capaci”, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. L’Italia ricorda quell’attacco della mafia allo Stato con una serie di iniziative presso le sedi istituzionali, spettacoli in streaming e incontri nel rispetto del distanziamento sociale dovuto all’emergenza coronavirus. Dopo la deposizione dei fiori davanti alla stele dell’autostrada che ricorda la strage compiuta da Cosa Nostra, a Palermo è in programma alle 12:00 una messa di suffragio presso la chiesa di san Domenico, il Pantheon nel quale riposano le spoglie di Falcone. Alle 17:58, l’ora della strage, previsto un flash mob in tutta Italia con l’esposizione di lenzuola bianche dai balconi.

 Strage di Capaci: il videomessaggio di Mattarella

Tramite i propri canali ufficiali, il Presidente della Repubblica ha diffuso un messaggio con il quale si è rivolto per prima cosa a tutti gli studenti coinvolti nel progetto “La Nave della Legalità”. Sergio Mattarella ha voluto diffondere un messaggio di speranza, sottolineando che seppur le stragi ci abbiano sottratto di servitori dello Stato, sono servite comunque a risvegliare le coscienze contro il malaffare. "La mafia si è sempre nutrita di complicità e di paura, prosperando nell'ombra. Le figure di Falcone e Borsellino – sottolinea il capo dello Stato - come di tanti altri servitori dello Stato caduti nella lotta al crimine organizzato, hanno fatto crescere nella società il senso del dovere e dell'impegno per contrastare la mafia e per far luce sulle sue tenebre, infondendo coraggio, suscitando rigetto e indignazione, provocando volontà di giustizia e di legalità".

La stagione delle stragi ha aperto una nuova era per l’Italia, in cui i valori e gli insegnamenti di giudici come Falcone e Borsellino sono le linee guida dell’agire delle persone oneste. "I mafiosi - continua Mattarella - nel progettare l'assassinio dei due magistrati, non avevano previsto un aspetto decisivo: quel che avrebbe provocato nella società. Nella loro mentalità criminale, non avevano previsto che l'insegnamento di Falcone e di Borsellino, il loro esempio, i valori da loro manifestati, sarebbero sopravvissuti, rafforzandosi, oltre la loro morte: diffondendosi, trasmettendo aspirazione di libertà dal crimine, radicandosi nella coscienza e nell'affetto delle tante persone oneste".

 

 

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