Cari amici di Welfare Cremona,in un’intervista radiofonica di qualche tempo fa, Alessandro Baricco, parlando di un suo viaggio negli Stati Uniti, ricordava la cosa rimastagli più in mente: il dialogo con un amico il quale alla domanda: “Cosa hai fatto in tutto questo tempo?” ha risposto: “Ho reimparato a dormire”.
Baricco ha concluso che se da un evento, di qualsiasi tipo, portiamo a casa qualcosa, allora possiamo esserne lieti. Ora, da parte mia, nell’ambito della rassegna “Tempo Sospeso”, svoltasi a Casalmaggiore la scorsa primavera, ho portato a casa una poesia che contiene alcune parole dell’astrofisico Stephen Hawking. La lirica è di Maurizio Cucchi ed è presente nella Sezione “Abbandoni” della sua raccolta “Malaspina”, edita da Mondadori.
La scelgo per un ideale biglietto d’auguri di un Buon Natale e di un sereno 2015.
Massimo Negri – Casalmaggiore (CR)
ABBANDONI
Non so perché rimango fermo, attratto da queste placide immagini multiple di micromondi
in abbandono, senza presenza umana, dove ogni cosa, ogni dettaglio è oggetto, è specchio,
specchio di noi, del nostro esserci, del nostro transito ignoto, gioioso sforzo o lamento.
Intanto mando a memoria tra armonia e disagio queste parole del cosmologo lucente
tra buio e spazio: “Noi siamo solo una varietà evoluta di scimmie su un pianeta secondario
di una stella insignificante. Ma siamo in grado di capire l’universo, e questo ci rende molto,molto speciali”.