Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 23.35

Il Manifesto dei Lombardi nel Mondo Appello per una maggiore rappresentanza dei Lombardi nel Mondo.

Il Manifesto si prefigge di promuovere una serie di azioni positive, concrete e incisive, atte a restituire quella dignità che gli emigrati lombardi e le loro famiglie meritano di vedere riconosciuta non solo in ambito istituzionale

| Scritto da Redazione
Il Manifesto dei Lombardi nel Mondo Appello per una maggiore rappresentanza dei Lombardi nel Mondo.

Il Manifesto dei Lombardi nel Mondo Appello per una maggiore rappresentanza dei Lombardi nel Mondo.

 Il Manifesto si prefigge di promuovere una serie di azioni positive, concrete e incisive, atte a restituire quella dignità che gli emigrati lombardi e le loro famiglie meritano di vedere riconosciuta non solo in ambito istituzionale

Manifesto dei Lombardi nel Mondo

 L'emigrazione è un elemento legato a doppio filo con la Lombardia, la sua storia, cultura e tradizioni. I lombardi, personalità e persone dalla rilevante operosità, sia intellettuale che manuale, hanno saputo esercitare un ruolo di estrema importanza nel rafforzamento dell'economia e nella crescita culturale di Paesi e Stati più o meno lontani dalla loro terra natia. Iniziando da Virgilio, grande poeta mantovano che ha completato lontano dalla Lombardia una attività poetica tanto grande da essere preso come guida spirituale da Dante Alighieri nella sua Commedia, si deve anche citare Santa Madre Cabrini, patrona degli emigrati nonché promotrice delle prime società di mutuo soccorso negli Stati Uniti. Opportuno è anche menzionare le migliaia di operai e lavoratori che, a partire dal XIX secolo, hanno dato vita a comunità di lombardi in Svizzera, Germania, Francia, Catalogna, Costa Rica, Brasile, Cile, Argentina ed altri Paesi del Mondo come Australia, Stati Uniti, Messico, Canada ed Europa Centro-Orientale, dove una diaspora di giovani emigranti, prevalentemente laureati altamente qualificati, hanno dato vita, nel corso degli ultimi decenni, ad una nuova emigrazione che riflette a fondo la crisi sociale e lavorativa -oltre che morale- che il nostro Paese sta attraversando.

Occorre infatti sottolineare come la Lombardia sia, in numeri assoluti, la prima Regione per emigrazione all'estero nel 2017, con 449.503 persone permanentemente iscritte all'AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero) oltre che 26.947 nuovi residenti all'estero, e la più alta percentuale di aumento della popolazioni AIRE pari al 6.4%. La Lombardia è al primo posto come numero di espatri permanenti nel 2017, considerando tutte le fasce di età, nei seguenti paesi in questo ordine in termini di presenza numerica: Svizzera con 68 mila presenze, Francia con 21 mila presenze, Germania con 14 mila presenze, Regno Unito con 12 mila presenze. Brasile (15 mila), Argentina (30 mila) e Stati Uniti d'America (12 mila) sono, altresì, mete storiche extraeuropee della emigrazione lombarda. In Polonia, si stima che la presenza di lombardi sia attorno ai 5 mila: un dato in forte aumento così come negli altri Paesi dell'Europa Centro-Orientale, le cui economie sono capaci di intercettare talenti lombardi di estrazione per lopiù umanistica e giuridica, che non riescono a trovare collocazioni lavorative in Italia. Costoro sono parte integrante della cosiddetta "nuova mobilità lombarda" formata da studenti, professionisti, imprenditori permanentemente all'estero pur non prendendo la residenza.

Preso atto dell'importanza che il fenomeno emigratorio ricopre per la Lombardia, è considerato la necessità di intervenire per affrontare codesta problematica in maniera seria ed urgente, intendiamo promuovere una serie di azioni positive, concrete e incisive, atte a restituire quella dignità che sia gli emigrati lombardi che le loro famiglie meritano di vedere riconosciuta in ambito istituzionale. Auspichiamo che le azioni sopra citate abbiano più forza, e maggiori esiti, rispetto a quanto occorso finora. In particolare, intendiamo adoperarci affinché vengano realizzati i seguenti punti:

 

  1. A) Azioni di monitoraggio continuo affinché la Legge regionale degli Emigrati Lombardi residenti all'estero del 1985 sia costantemente attuata.
  2. B) Implementazione della legge di cui sopra affinché vengano introdotti strumenti di carattere economico e legislativo per permettere e facilitare il mantenimento di un contatto degli emigrati lombardi residenti all'estero con la loro regione natia.
  3. C) Iniziative, presso il Consiglio regionale della Lombardia, il Parlamento italiano ed il Parlamento Europeo, atte a compensare, moralmente e fattivamente, le famiglie che hanno "perso" la vicinanza di persone care per via della crisi lavorativa e morale di cui il nostro paese è affetto
  4. D) Misure atte a rafforzare i servizi consolari, così da garantire agli emigrati lombardi residenti all'estero gli stessi servizi e le medesime opportunità di accesso alla pubblica amministrazione di cui godono i lombardi residenti in Lombardia.
  5. E) Iniziative concrete per mantenere viva la cultura e la storia della Lombardia, le sue tradizioni e i suoi dialetti
  6. F) Promozione della concezione di una "Grande Lombardia" che non limiti il ragionamento di cui sopra alla "Lombardia politica", ma che estenda la qualifica di "cittadino lombardo residente all'estero" anche a chi proviene da Province non-lombarde che, tuttavia, condividono con la Lombardia storia, cultura e tradizioni: Novara, Verbania, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Verona.

Primi firmatari e promotori:

-Daniele Marconcini - Editore del portale dei Lombardi nel Mondo

-Matteo Cazzulani - Coordinatore Editoriale del portale dei Lombardi nel Mondo

Milano 12 gennaio 2018

 

 

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