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Il Mercante di Venezia al Teatro Comunale Casalmaggiore

Martedì 10 maggio 2016 – ore 10.30 per le scuole e 21.00 per tutti Nel 400° dalla morte del Bardo di Avon, Il Mercante di Venezia di William Shakespeare arriva al Teatro Comunale di Casalmaggiore martedì 10 maggio liberamente rivisitato dal gruppo di teatro del progetto Diottea.

| Scritto da Redazione
Il Mercante di Venezia al  Teatro Comunale Casalmaggiore

Il gruppo è  partito quest’anno per la prima volta nell’Istituto Comprensivo Diotti, grazie alla partnership e al contributo del Comune di Casalmaggiore e grazie al contributo della Fondazione Banca Popolare di Cremona e del progetto Erasmus-plus.

 «Non ha occhi un ebreo? Non ha mani, organi, statura, sensi, affetti, passioni? Non si nutre anche lui di cibo? Non sente anche lui le ferite? Non è soggetto anche lui ai malanni e sanato dalle medicine, scaldato e gelato anche lui dall'estate e dall'inverno come un cristiano? Se ci pungete non diamo sangue, noi? Se ci fate il solletico, non ridiamo? Se ci avvelenate non moriamo?»

 È questo monologo, forse, il fulcro di tutta la commedia shakespeariana che, pur finendo con un rassicurante happy ending in cui tutti sono soddisfatti delle decisioni del destino, resta permeata dell’eterna discriminazione antisemita che caratterizza l’Europa dalla diaspora del 70 d.C.

Oltre a questo importante tema, la pièce tratta di sentimenti quali l’amicizia, l’amore, i rapporti genitori-figli, la giustizia, la vita legata al guadagno mercantile nella città di Venezia e la vita bucolica e rassicurante a Belmonte.

 “Il laboratorio dell’Istituto trova, quindi, il suo sbocco naturale in una performance dall’impronta classica, attraverso il quale i ragazzi scoprono il valore di sé stessi, delle cose, della realtà e della relazione con gli altri. - sottolinea il direttore artistico del Teatro Comunale Giuseppe Romanetti – Essi scoprono il rispetto di sé e del prossimo anche in funzione scolastica e pedagogica, come il rispetto delle regole comuni e allo stesso tempo la libertà totale di espressione artistica.

 "Il teatro - prosegue il direttore artistico - è dunque un luogo in cui si impara a comunicare e progettare partecipando e collaborando con i compagni e gli adulti pur agendo in modo autonomo ma responsabile: luogo soprattutto dove si trasmette “senza vergogna” la propria personalità al mondo".

 Il Progetto Diottea ha visto partecipare gli alunni di prima e seconda media che hanno voluto cimentarsi in questa impresa non facile soprattutto per provare a far rivivere le parole del XVII secolo e per cercare di far arrivare al pubblico ciò che l’autore voleva trasmettere al pubblico della sua epoca.

Grazie al sostegno e al contributo del Comune di Casalmaggiore e della Fondazione della Banca Popolare di Cremona, il progetto si è avvalso di Umberto Fabi, regista di teatro professionista, che ha portato la propria esperienza e competenza nella scuola, facendo in modo che i ragazzi potessero vivere da vicino sia la preparazione psico-fisica che i primi rudimenti dell’arte scenica.

“È chiaro quanto la formazione di un futuro cittadino non sia più legata al mero insegnamento delle singole discipline, ma anche e soprattutto alla costruzione dell’intero individuo – asserisce la responsabile del progetto la professoressa Amelia Giacometti - capace di instaurare relazioni, collaborare in un team, facendo emergere i propri talenti e attivando diverse strategie per raggiungere uno scopo.

"Il teatro, più di ogni altro linguaggio - conclude la professoressa Giacometti - è in grado di sviluppare e far maturare in un ragazzo tutte quelle caratteristiche che faranno di lui un cittadino consapevole, in grado di scegliere e capace di vivere in maniera attiva ed efficace nella società”.

Obiettivo principale di questo progetto è quello di creare un laboratorio di teatro permanente nell'Istituto. Esso diventerebbe, non solo luogo d’incontro di alunni di ogni classe ed età, ma anche momento in cui si riesce a mettere in luce le proprie passioni e capacità, trovare un modo per esprimere sé stessi, convivere con esperienze, situazioni e realtà differenti, confrontarsi con la disabilità, usando magari linguaggi espressivi diversi o le lingue straniere conosciute.

L'ingresso sarà gratuito e per avere maggiori informazioni sullo spettacolo, contattate la prof.ssa Giacometti al numero 339.2844-501 (dopo le ore 14.00).

Ideazione e rielaborazione del testo Giuseppe Romanetti e Umberto Fabi

Conduzione laboratorio a cura di Umberto Fabi con Azzolini Giulia, Badalotti Cristina, Banine Malak, Borelli Sara, Cavalca Andrea, Cerati Enrica, Condurache Mihai Cristian, De Bernardo Claudia, Dosti Estera, Haderaj Serena, Halqaoui Assma, Kajal Khush Preet, Laweh Juliet Deida, Makni Rayen, Mantovani Nicola, Manzo Valentina, Rattu Gavlin, Salvato Salvatore, Senka Brajan, Singh Lalit Mohan, Tagliarini Giulia, Toscani Daniela, Visioli Bethany.

 

 

 

 

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