Il Ministero ha ascoltato le proposte degli studenti!
È stato approvato infatti il decreto che include le misure definitive per la conclusione dell’anno scolastico e per gli esami di maturità.
Ammissione all’anno successivo o agli esami è garantita per tutti e tutte. Non si esclude però la possibilità di essere bocciati in sede d’esame.
Gli esami potrebbero svolgersi in due modalità in base a due scenari possibili La data spartiacque è quella del 18 maggio.
Scenario 1: nel caso si tornasse in classe entro questa data, e si avessero quindi quattro settimane di lezione, l’esame di maturità verrebbe assimilato alla prova che conosciamo, ma con qualche differenza. Il 17 giugno si partirebbe con il tema di italiano, una prova nazionale uguale per tutti. La seconda prova scritta invece non sarà a carattere nazionale, ma predisposta dalla singola commissione di esame affinché sia aderente alle attività didattiche svolte nel corso dell’anno scolastico. A fine giugno la prova orale.
Scenario 2: ipotesi più probabile però è che l’ ttività didattica in classe non possa riprendere entro il 18 maggio per ragioni sanitarie. In questo caso i maturandi salteranno entrambi gli esami scritti. La valutazione finale verrà affidata a un esame orale, con un unico colloquio, articolandone contenuti, modalità anche telematiche e punteggio, per garantirne la completezza e la congruità della valutazione.
Queste misure ricalcano in buona parte le proposte che la nostra organizzazione e il Forum delle Associazioni Studentesche avevamo presentato al ministero in queste settimane. Si tratta di un passo importante e di un grande vittoria per tutte e tutti. Ma non finisce qui: saremo impegnati come sempre a garantire il corretto svolgimento degli esami e per difendere chiunque rilevi possibili ingiustizie o irregolarità.
Rete degli studenti